Una terrificante storia d’amore e di vendetta
A oltre 80 anni di distanza dalla sua uscita cinematografica Freaks resta una pellicola “disturbante”…una terrificante storia d’amore e di vendetta. Siamo al cospetto di un capolavoro del Cinema, una gemma di celluloide, una pellicola maledetta e atroce ma cinematograficamente unica e per questo straordinaria che grazie ad un restauro della Cineteca di Bologna, il Cinema Ritrovato, è tornata in sala nel 2016.
Il magnate non immaginava certo che il risultato sarebbe stato il più celebrato dei film “maledetti”.
Un film divenuto capolavoro grazie al drammatico realismo dei protagonisti
Altri, come il piccolo Angelo Rossitto, in seguito caratterista di successo per quasi quarant’anni, o il “ragazzo senza gambe” Johnny Eck, si comportarono invece da perfetti professionisti.
Freaks: il maledetto canto del cigno di un grande regista
Furono anche eliminate le scene in cui viene castrato il suo amante, il forzuto Henry Victor, che nel finale ricompariva, eunuco obeso, mentre cantava in falsetto.
Le riprese ebbero luogo dal 15 ottobre al 25 dicembre del 1931; tutti i membri della troupe, senza distinzione, ricordarono in seguito l’esperienza come massacrante e la figura di Tod Browning come quella di “un maledetto bastardo, ingrato e sarcastico: una persona impossibile sotto ogni punto di vista”.
Nelle intenzioni del produttore Irving Thalberg il ruolo della malvagia trapezista Cleopatra doveva essere di Myrna Loy, mentre quello della gentile Venus doveva essere interpretato da Jean Harlow. Le parti andarono poi rispettivamente alla russa Olga Baclanova e a Leila Hyams.
Accolto da reazioni e critiche contrastanti, il film, costato 316.000 dollari, si rivelò ben presto un completo disastro al botteghino: nonostante i tardivi tentativi della Metro Goldwin Mayer di proporlo come “uno sguardo pietoso sul mondo dei diversi”, finì col perdere oltre 164.000 dollari.
Reduce dai successi del Cinema muto con Lon Chaney e da quello del “Dracula” con Bela Lugosi, Tod Browning non si riprese più dallo scandalo del fallimento. Regista di “mostri” fin dal suo primo film, “Dizzy Joe’s Career”, 1914, Tod Browning abbandonò il Cinema dopo Freaks, un emblematico, straordinario, terrificante e maledetto capitolo finale della sua filmografia.
Autore Paco De Renzis
Nato tra le braccia di Partenope e cresciuto alle falde del Vesuvio, inguaribile cinefilo dalla tenera età… per "colpa" delle visioni premature de 'Il Padrino' e della 'Trilogia del Dollaro' di Sergio Leone. Indole e animo partenopeo lo rendono fiero conterraneo di Totò e Troisi come di Francesco Rosi e Paolo Sorrentino. L’unico film che ancora detiene il record per averlo fatto addormentare al cinema è 'Il Signore degli Anelli', ma Tolkien comparendogli in sogno lo ha già perdonato dicendogli che per sua fortuna lui è morto molto tempo prima di vederlo. Da quando scrive della Settima Arte ha come missione la diffusione dei film del passato e "spingere" la gente ad andare al Cinema stimolandone la curiosità attraverso i suoi articoli… ma visto i dati sconfortanti degli incassi negli ultimi anni pare il suo impegno stia avendo esattamente l’effetto contrario. Incurante della povertà dei botteghini, vagamente preoccupato per le sue tasche vuote, imperterrito continua la missione da giornalista pubblicista.