In scena a Roma dal 25 al 27 ottobre
Riceviamo e pubblichiamo.
Va in scena dal 25 al 27 ottobre al Teatro Belli di Roma nell’ambito della rassegna ‘Trend -nuove frontiere della scena britannica’ – XXIII edizione, ‘Four minutes twelve seconds – Quattro minuti e dodici secondi’ di James Fritz con la regia e traduzione di Giancarlo Nicoletti.
Con Chiara Becchimanzi, Claudio Vanni, Flavia Lorusso, Samuele Ghiani
scene Alessandro Chiti
aiuto regia Giuditta Vasile
musiche Mimosa Campironi
disegno luci David Barittoni
coproduzione Altra Scena & Goldenart Production
In accordo con Arcadia e Ricono Ltd su gentile concessione di Berlin Associates Ltd
Quattro minuti e dodici secondi. Questa è la durata del video hard che, dal telefonino del diciassettenne Jack, è finito online ed è stato visto da mezzo milione di persone.
Chi l’ha pubblicato? Jack giura di non averlo fatto. E sua madre gli crede. Ma può veramente fidarsi? Ed è vero, come dicono tutti, che la sua ex fidanzata è stata costretta a girare il video? Suo figlio è un mostro o è una vittima dell’era digitale?
Mescolando dramma e attualità, Quattro minuti e dodici secondi è un thriller mozzafiato estremamente contemporaneo, capace di gettare luce sulle insidie di un mondo in cui gli smartphone sono onnipresenti e nulla muore online, eccetto la reputazione.
Per la prima volta in Italia, il testo di James Fritz è uno dei lavori di maggior successo del West End londinese degli ultimi anni, nominato agli Olivier Award e rappresentato in numerosi Paesi.
Sinossi
Diana è la madre del diciassettenne Jack, ragazzo estroverso e studente brillante, pronto per una maturità a pieni voti che gli consentirà di ottenere una borsa di studio in una prestigiosa università. Lei suo marito David non sono mai usciti dal quartiere sud della grande città in cui sono cresciuti, ma hanno grandi aspirazioni per il figlio.
All’uscita di scuola, Jack viene picchiato dal fratello maggiore della sua ex ragazza Lara, dopo che un video dei due adolescenti che fanno sesso è finito online e nel giro di una settimana è stato visto da mezzo milione di persone.
Jack giura di non averlo caricato, di non averlo nemmeno mostrato a nessun altro, ma qualcuno deve averlo fatto. Peggio: la scena di sesso ripresa ha un che di violento, la mano di Jack tiene chiusa la bocca di Lara, che afferma anche di essere stata costretta e quasi violentata.
Diana cerca in tutti i modi di proteggere il suo bambino, e quale madre non si batterebbe come una leonessa per il suo cucciolo, ora che viene messo seriamente a rischio il suo futuro?
Man mano che Diana si determina ad andare a fondo, dubitando di tutti e cercando la verità, diventa evidente che Jack, che non appare mai in scena, forse non è una vittima innocente ma un colpevole, e che in un’era digitale di vite nascoste le persone che amiamo potrebbero non essere sempre chi pensiamo che siano.
In un turbine di recriminazioni, bugie e dubbi etici, l’interrogativo si fa sempre più grande: cosa deve fare una madre? Difendere il figlio o il proprio genere femminile?
Info e prenotazioni
065894875
info@teatrobelli.it
www.teatrobelli.it
Teatro Belli
Piazza Sant’Apollonia 11/A
00153 Roma
Biglietto:
intero 18 €
ridotto 13 € under 26 e over 65