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Forse non tutti sanno che a Napoli…

Presentazione di Forse non tutti sanno che a Napoli


Presentato alla Feltrinelli di P.zza dei Martiri l’ultimo lavoro di Maurizio Ponticello

“Bisogna parlare bene di Napoli, bisogna fornire anche immagini positive della città, come vera e propria opera di marketing”. Con queste parole il 26 gennaio, ore 18:00, Antonello Perillo, Caporedattore centrale responsabile del Tg3 Campania, apre la presentazione di “Forse non tutti sanno che a Napoli…” l’ultimo lavoro di Maurizio Ponticello, edito da Newton Compton.

In una sala eventi della Feltrinelli gremita di persone, Simonetta de Chiara Ruffo orchestra una bellissima presentazione, dirigendo i diversi interventi e contributi per introdurre un libro che va ben oltre le apparenze.

Non è una semplice raccolta di aneddoti. È lo stesso Ponticello a confermarlo. Il suo libro ha un intento ben diverso, più profondo. “Le curiosità vengono presentate nella prospettiva degli aneddoti – ha infatti detto ad un pubblico divertito dalla lettura dei titoli dei capitoli – ma sono delle semplici chiavi per un affondo nella conoscenza“. Dietro storie particolari e sicuramente originali, spesso divertenti come la storia del bidet, oppure misteriose ed intriganti come il racconto sui simboli esoterici nascosti nell’architettura e nell’urbanistica di piazza San Domenico, vi è un comune denominatore: la città di Napoli è stata una vera capitale della cultura, dell’arte, della scienza, del potere e anche, è giusto sottolinearlo, dell’economia.

Guai, però, ad intendere quest’immagine diversa di una Napoli dimenticata come una sorta di nostalgico recupero dei fasti passati. “In questo libro – è sempre Ponticello a suggerirlo – c’è la volontà di far recuperare a Napoli e soprattutto ai napoletani la dignità. La conoscenza, e quindi la consapevolezza, del valore e della storia di una città genera orgoglio. I vari media d’informazione hanno costruito un’immagine parziale e terribile di Napoli. Hanno privato il napoletano della propria identità, lasciando ultimamente solo il calcio come unico sfogo sociale di un orgoglio soppresso“.

Un libro diverso per raccontare una Napoli diversa, una città straordinaria e dalle grandissime potenzialità. Certo, non bisogna dimenticare la realtà difficile che sta vivendo, problemi e difficoltà che sono presenti in tante altre città, ma che, nell’immaginario collettivo, sembrano assumere una gravità ed un’incidenza diverse dal resto d’Italia.

Durante la presentazione è stato possibile percepire una diversa essenza di Napoli anche grazie allo straordinario contributo dell’attore Fulvio Pastore, che ne ha letto alcuni brani, coinvolgendo il pubblico con passaggi divertenti, grotteschi o più seri. Particolare e molto evocativa anche la proiezione del corto di promozione del libro, realizzato con le musiche composte da Stefano Maria Longobardi.

Autore Raffaele Meo

Appassionato di comunicazione e giornalismo da sempre, laureato a tempo perso, reporter per passione, esperto di social media e marketing per necessità, grafico novello.

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