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Focaroni pagani e sacre fiamme

Lugh e Sant'Antonio Abate, ilustrazioni Marco Monty


Inauguriamo questa rubrica con il mese di gennaio che apre il calendario delle feste devozionali tipiche delle danze popolari.
Gennaio è il mese del fuoco!
La sera del 17 gennaio si fa festa raccogliendo e bruciando grandi cataste di legna, a volte enormi falò, chiamati anche i “focaroni”, in onore di Sant’Antonio Abate protettore degli animali e dei fabbricatori di spazzole. Il popolo della tammorra inizia il ciclo delle feste devozionali proprio con questa festa per saziare la sua sete di tammurriate.

Per le strade si raccolgono decine di cantatori, suonatori e ballatori, vecchi e giovani, antichi e moderni, paesani e cittadini, per dar vita ad un evento magico religioso intorno ai falò, alimentati da decine e decine di fascine da bruciare fino a notte inoltrata.
Ma è nei cortili e nelle corti dei palazzi che ancora vive e resiste l’autentica festa.

Quand’ero bambino, nel mio quartiere di nascita, tra Gianturco e Piazza Garibaldi, come in tanti quartieri napoletani, la ricerca del materiale da bruciare nei “fucarazzi”, così vengono ancora chiamati a Napoli, incominciava subito dopo il giorno della befana e non si trattava certo di belle fascine come quelle moderne. Raccoglievamo di tutto, dai cartoni dei negozi ai mobili usati e non mancava mai l’albero di natale appena buttato, vero ma rinsecchito o di plastica ormai vecchio.

Qualche tempo fa mi imbattei in un articolo della storica Riemscheider che raccontava di alcune tradizioni celtiche in cui esisteva un dio della rinascita e della luce: egli era il dio del sole che trionfava sugli inferi e presidiava il rinnovamento della natura. Il suo nome era Lugh, un giovane che reggeva un cinghiale, animale sacro al popolo dei boschi, guardiano dell’inferi e dispensatore del fuoco agli uomini… ma questa è un’altra storia!

L’articolo è tratto da ‘Tammurriata. Riti e Miti di una Sirena Millenaria’ di Cosimo Alberti, Valtrend Editore, che verrà presentato in anteprima nazionale il prossimo 13 gennaio alle ore 11:00 nella Sala Gemito della Galleria Principe di Napoli con Marcello Colasurdo, danzatori e suonatori della tradizione e attori di Un Posto al Sole, fiction ultraventennale, in cui sto attualmente lavorando e in cui sono riuscito a far approdare la mia grande passione per la tammurriata.

Illustrazioni Marco Monty

Autore Cosimo Alberti

Cosimo Alberti, attore con la tammorra, cantante, esperto di danze popolari e docente in seminari su balli della tradizione campana.

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