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Firenze, Giani inaugura nuovo blocco operatorio a Torregalli

Giani e Morello


Il Presidente: ‘Ulteriore passo importante verso la valorizzazione dell’ospedale e modernizzazione nelle modalità d’intervento chirurgico cardiovascolare’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Inaugurata stamattina, 29 agosto, una più moderna e innovativa modalità di operare sul piano chirurgico vascolare all’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze.

L’intervento di riqualificazione, edilizio ed impiantistico, ha permesso la ristrutturazione di una sala operatoria e la creazione di due sale nuove.

Un’area ad alta tecnologia che comprende una sala operatoria ibrida multidisciplinare di ultima generazione, una ulteriore sala operatoria con caratteristiche tecnologiche altrettanto elevate ed una sala di recupero e osservazione post-operatorio con 6 posti letto a carattere intensivo.

Al taglio del nastro sono intervenuti il Presidente Eugenio Giani, l’Assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, il Direttore dell’azienda USL Toscana Centro Paolo Morello Marchese.

Ha detto Giani:

Una sala operatoria completamente ristrutturata che si caratterizza per un’elevata innovazione nel campo della medicina e della chirurgia.

Uno spazio che, come ha spiegato il direttore del dipartimento Specialistiche Chirurgiche Stefano Michelagnoli, potrà essere utilizzata anche dai chirurghi vascolari degli altri presidi ospedalieri della ASL Toscana Centro, facendo, quindi, di Torregalli un vero e proprio punto di riferimento.

Una struttura del genere non esiste neppure a Careggi, a dimostrazione della volontà di valorizzare il San Giovanni di Dio.

Entro un anno vorremmo inoltre mettere la prima pietra per la costruzione del Pronto Soccorso, uno dei punti deboli di Torregalli.

Un ulteriore intervento da 35 milioni di euro che permetterà di dotare questo ospedale di una struttura degna del livello di importanza che sta assumendo.

Chiamato poi in causa dai tagli al PNRR che interesseranno le case della salute, il Presidente ha ribadito la propria posizione.

Quando è stato annunciato che verrà tagliato il 30% delle case della salute a livello nazionale è stato anche detto che le risorse per farle comunque verranno reperite attraverso il contributo ministeriale ex art. 20 L. 67/88.

Il quale però, non scordiamolo, è lo strumento utilizzato per finanziare, ad esempio, proprio il Pronto Soccorso a Torregalli, il padiglione H dell’ospedale di Empoli, l’ospedale di Borgo San Lorenzo, quello nuovo a Livorno, i servizi sanitari nell’immobile in viale Sardegna a Siena.

Insomma, la preoccupazione per i tagli non la nascondo, ma gli interventi elencati rientrano nelle risorse dell’ex articolo 20 e a quelli verranno destinati.

Soddisfazione per il potenziamento di Torregalli è stata espressa anche dall’Assessore Bezzini.

Questo ospedale ha storicamente una vocazione chirurgica. L’inaugurazione di questo nuovo blocco operatorio rinnova questa vocazione, grazie a tecnologie molto più avanzate e all’avanguardia a livello sia nazionale che internazionale.

Rinnovamento che riguarda anche l’applicazione di modelli organizzativi multidisciplinari e multiprofessionali, in grado di aumentare il valore aggiunto delle prestazioni chirurgiche che saranno erogate.

L’Assessore ha poi indicato il secondo elemento legato all’intervento inaugurato.

Ha proseguito:

Ovvero le ulteriori prospettive di investimento che riguardano Torregalli, i 35 milioni di euro che saranno utilizzati nei prossimi anni per ampliare il Pronto Soccorso.

Uno dei più importanti investimenti regionali in edilizia sanitaria, a testimonianza dell’importanza che questo ospedale riveste per la Regione che punta a renderlo un nodo importante della rete ospedaliera non soltanto dell’area vasta ma, per alcune prestazioni, di tutta la Toscana.

Siamo consapevoli del momento delicato che sta vivendo la sanità a livello nazionale, col passaggio decisivo rappresentato dalla prossima manovra del governo.

Nonostante questo, la sanità toscana continua a guardare avanti e a investire per migliorarsi e innovarsi e garantire il diritto alla salute dei cittadini.

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