In un articolo ispirato, se non redatto direttamente, dall’allora cardinale Ratzingher, Gesù Cristo portatore dell’acqua viva, una riflessione cristiana sul “New Age” a cura del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, Roma 2001, vengono stigmatizzate tutte le forme di New Age intese come altrettante occasioni per allontanarsi dalla Verità.
Chi si lascia sedurre da siffatti insegnamenti, viene detto, è condotto, lungo falsi sentieri, a perdere se stesso. Il papa emerito afferma di vedere solo un lato positivo nel proliferare della New Age: la forte tensione di grandi masse verso la spiritualità e i suoi simboli, un’istanza, egli dice, che la Chiesa deve saper interpretare, raccogliendo la sfida e vincendo la difficile battaglia contro la seduzione esercitata dalle false dottrine.
Certo, è una tesi che sembra negare che insegnamenti diversi dal cristianesimo e dalle altre grandi religioni tradizionali possano contenere elementi di verità e di spiritualità ma, in effetti, ci sono elementi nella storia dei movimenti New Age che dovrebbero farci riflettere.
Ci sarebbe molto da dire sul problema della trasmissione iniziatica nelle grandi tradizioni orientali e occidentali e sui danni prodotti dal sincretismo selvaggio e dalla New Age. Qui vorrei soffermarmi su alcuni aspetti poco conosciuti, squisitamente storici, che legano tra loro la Società Teosofica, fondata da M.me Blavatsky nel XIX secolo, il terrorismo arabo, il nazismo, i gruppi neoceltici, la Wicca, la Golden Dawn e molte altre realtà New Age.
Inutile approfondire qui i danni prodotti dalla fusione sincretica e approssimativa di insegnamenti appartenenti a tradizioni diverse e degnissime, che rendono molti testi New Age simili a indigesti polpettoni.
L’Astrologia, il Karma degli induisti e dei buddisti, la Reincarnazione, la Legge eterna di causa ed effetto enunciata da Buddha nel Sutra del Loto, gli insegnamenti spirituali caratteristici di alcune arti marziali orientali, il pantheon di angeli e demoni descritto da alcuni apocrifi della Bibbia, come il Libro di Enoch, gli scritti del ‘Corpus Hermeticum’ attribuiti ad Ermete Trismegisto, gli insegnamenti magici di Agrippa Von Netthesheim e le tecniche di evocazione di altri maghi rinascimentali, le tecniche magiche per la palingenesi, la visionarietà neoplatonica di Giordano Bruno, la preghiera esicastica, lo Yoga kundalini e la meditazione trascendentale, le tecniche tantriche e taoiste di trattenimento del seme, gli esagrammi dei Ching, il simbolismo dei Tarocchi e delle Rune, le danze sufi, le tecniche cinesi del Feng Shui per individuare correnti positive e negative negli edifici, lo spiritismo e il channeling, alcuni riti di rigenerazione degli Indiani di America, l’ipnosi regressiva, l’energia Vril che trasforma gli uomini in superuomini, tutto ciò, e molto altro, confluisce, per alcuni di questi movimenti, in un unico calderone e le figure del caleidoscopio formano immagini diverse a seconda del Maestro che impartisce l’insegnamento segreto, trasformando i suoi adepti in una setta di illuminati che guarda al resto dell’umanità con disprezzo e commiserazione.
Qui, invece, vorrei raccontare la storia di François Genoud, un banchiere svizzero, morto suicida nel 1996 all’età di 81 anni. Principale finanziatore svizzero del Terzo Reich negli anni 40, è stato l’ideatore del progetto Odessa, concepito per sottrarre i gerarchi nazisti alla giustizia degli Alleati e farli fuggire in sud America.
Nel 1936 incontra a Gerusalemme il Gran Muftì Amin-Al-Husseini, tra i due nasce una amicizia di ferro, che si interromperà solo nel 1974, alla morte di Al-Husseini, e propizia un suo incontro con Hitler. È proprio in occasione di questo incontro che nascono le “legioni islamiche delle Waffen SS” e nella mente del dittatore tedesco matura l’idea dei campi di sterminio.
Nel 1940 Genoud stabilisce in un night club di Losanna, l’Oasis, il quartier generale svizzero dell’Abwehr, i servizi segreti nazisti. Nel 1941 viaggia continuamente per conto del Führer tra Cecoslovacchia, Ungheria e Belgio. Nell’immediato dopoguerra lo ritroviamo a Bruxelles, come rappresentante della Croce Rossa svizzera.
Viene nominato da Joseph Goebbels suo esecutore testamentario, cura la pubblicazione dei diari di Goebbels e si occupa dei diritti postumi degli scritti di Hitler e di Borman. Viene anche accusato dai due principali “cacciatori di nazisti”, Serge Klarsfeld e Simon Wiesenthal, di essere stato il principale finanziatore e protettore dei nazisti sfuggiti alla giustizia. Di fatto è lui a sostenere le spese legali per la difesa di Adolf Eichmann e Klaus Barbie.
Dal 1954 finanzia il Fronte di Liberazione Algerino, che provvede a rifornire anche di armi, e nel 1958 fonda la Arab Commercial Bank, che provvederà a sua volta a sovvenzionare l’F.L.A. e altri gruppi nazionalisti arabi. È ancora lui a sponsorizzare il Fronte Popolare di liberazione della Palestina e, in particolare, a sostenere le spese legali per i palestinesi accusati dell’attentato, nel settembre 1969, al volo El Al di Zurigo.
Da questo momento le prove sono solo “indiziarie”, ma tutto sembra indicare che sia lui il mandante delle azioni terroristiche di Ilich Ramirez Sanchez, detto Carlos, ed è ancora lui a sostenere finanziariamente l’Ayatollah Khomeini durante il suo esilio in Francia e a promuoverne la presa del potere al ritorno in Iran.
È il mentore di Ahmed Huber e di George Habash. È certo che dagli anni 70 finanzia tutte le ali più estreme del movimento filo-palestinese. È anche sospettato di aver avuto un ruolo importante nel disastro aereo del 1972 al volo Lufthansa 649.
Nel 1983 ha problemi legali legati alla gestione di 20 società, tra cui la Saudi Investment company, che rappresenta all’estero il gruppo Bin Laden.
Del suo passato nazista diceva:
My views have not changed since I was a young man. Hitler was a great leader, and if he had won the war the world would be a better place today.
Continua, fino alla morte, a finanziare il terrorismo filo-palestinese, coordinando le sue attività con quelle dell’egiziano Youssef Mustafà Nada, del quale diventa la “costola svizzera”, figura di primo piano della Fratellanza Musulmana, finanziere e creatore della Taqwa bank, banca accusata di essere stata una delle principali finanziatrici di Hamas e di Al Queda.
Ebbene, cosa ha a che vedere quest’uomo che, per usare un eufemismo, ha trafficato per tutta la vita con le forze oscure, con la New Age?
Semplice: è lui a finanziare, la Wicca, i gruppi neoceltici, la propaggine novecentesca della Società Teosofica di Helena Blavatsky, ha rapporti con Aleister Crowley e finanzia anche la sua Golden Dawn. Molte altre cose non sono note e sarebbe interessante indagare in varie direzioni.
Perché un uomo con la storia e gli intenti di François Genoud è stato il principale finanziatore della New Age?
Qualcuno, io credo, dovrebbe riscrivere la storia dei movimenti neo-spiritualisti…
Ecco un libro che sarebbe bello leggere.
Autore Alessandro Orlandi
Alessandro Orlandi (1953) matematico, museologo, curatore per 20 anni dell'ex museo kircheriano, musicista, saggista ed editore della Lepre edizioni, è autore di numerosi articoli e libri riguardanti la matematica, la museologia scientifica, la storia delle religioni, la tradizione ermetica, l’alchimia, le origini del Cristianesimo e i Misteri del mondo antico.