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‘Fiammeggianti Stelle (Leopardi e Scrjabin)’ a Domus Ars

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Fiammeggianti Stelle


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Concerto di poesia il 30 luglio a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Venerdì 30 luglio alle 20:30 a Napoli, alla Domus Ars di via Santa Chiara, nell’ambito della 38Stagione Concertistica dell’Associazione Domenico Scarlatti, diretta dal M° Enzo Amato si terrà il concerto di poesia ‘Fiammeggianti Stelle (Leopardi e Scrjabin)’, progetto di Mario Eleno e Manuela Muse.
Mario Eleno legge ‘La ginestra o il fiore del deserto’ e ‘L’infinito’
Massimiliano Cuseri suona Preludio op.9 n.1, Studio op.8 n.2, Studio op.8 n.12, Poème op.52.

Leopardi e Scrjabin, due titani, due figli del fuoco prometeico, due menti focaie che donano la scintilla del pensiero e le braci dello spirito agli uomini, scansando le tenebre e scegliendo piuttosto la luce.

Noi abbiamo deciso di suturarli poeticamente e musicalmente in un Concerto che non vede precedenti, sicuri del fatto che i due – seppure distanti quasi un secolo l’uno dall’altro e nati agli antipodi – abbiano nel sottosuolo epidermico una scossa dionisiaca della stessa matrice, una ferocia simile nelle proprie passioni e una spinta affine nella lotta per la comprensione cosmica del mondo. L’opera di entrambi è fiamma in espansione, letteralmente scaturita da anni di studio mattissimo.

Leopardi e Scrjabin, andati incontro a un’assoluta e autentica rovina perché autori di righe scritte con il sangue, affluite alla gola e divenute letali. Ma i titani non possono fare altrimenti: lanciare il proprio grido sanguinante contro il cielo e ricevere in cambio un silenzio che squarcia, tutto qui.

È lo scotto che devono pagare – aver depositato la favilla fra le mani degli uomini costa una completa distruzione. Una distruzione di sé stessi volta al perseguimento del vero. Come vedere la vista al lume gagliardo della ragione.

Questo è il bersaglio a cui miriamo tendendo l’arco del nostro Concerto: tessere i versi del primo con le note del secondo, in un’alternanza percussiva di suoni – quelli della voce umana e del pianoforte – con l’intento di generare nei nostri ascoltatori il meccanismo etico ed estetico della percezione della realtà.

Né Leopardi né Scrjabin sono lampade fiacche. Al contrario sono astri che si curano soltanto di sfolgorare, ci mostrano una strada possibile, quella che forse porta al nocciolo di noi stessi. Perché non percorrerla e andare fino in fondo e riportare nella vita ciò che abbiamo appreso?

Sulla scena un attore e musicista per questo rito di conoscenza. Poi l’anima collettiva del pubblico, che completerà l’operazione artistica nel suo intimo.
Mario Eleno e Manuela Muse