L’ottava edizione del festival è in programma a Milano dal 7 gennaio al 21 febbraio
Riceviamo e pubblichiamo.
Si amplia in questa stagione lo speciale spazio dedicato da PACTA alla scienza: torna nel mese di gennaio e febbraio lo storico Festival ScienzaInScena, ormai giunto alla sua ottava edizione.
Dal 7 gennaio al 21 febbraio, 15 titoli con collaborazioni con il Politecnico di Milano, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Department of History University of California, Berkeley, Civico Planetario di Milano si alternano per stimolare le menti del pubblico del PACTA Salone.
Per la prima volta, Rai Pubblica Utilità, il Dipartimento Rai che ha lo scopo di promuovere e valorizzare lo sviluppo sociale e culturale dei cittadini, è media partner del Festival ScienzaInScena AttOtto.
La curatrice Maria Eugenia D’Aquino spiega:
Alla sua ottava edizione ScienzaInScena è sem-pre più proiettato a filtrare attraverso gli occhi della Scienza tutte le espressioni del pensiero umano, intrecciando filosofia, storia, poesia, psicologia, tecnologia, in un dialogo serrato tra passato e presente, tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, tra l’umano e il digitale.
Si riparte dal successo della passata edizione, ‘Echi di luce e l’Universo bussò alle porte dell’Aria’, 10 – 11 gennaio, lo spettacolo commissionato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica per raccontare un’importante conquista nell’osservazione dell’Universo.
Gli episodi dello spettacolo invitano a riflettere sul ruolo della scienza nella percezione del mondo, sull’importanza della ricerca scientifica, temi che trovano risonanza anche negli altri spettacoli, come a esempio in quello che segna il debutto nazionale della nuova produzione, che porta a viaggiare di nuovo nel ‘700, il secolo caratterizzato da progressi fondamentali e cambiamenti paradigmatici che hanno influenzato profondamente il corso della storia: ‘La doppia vita di Èmilie’, dal 15 al 19 gennaio, dove il secolo dei Lumi e la figura di Émilie du Châtelet emergono come emblemi della rivoluzione scientifica e dell’emancipazione intellettuale femminile, al fianco della figura chiave dell’Illuminismo, Voltaire.
L’eco del progresso scientifico risuona anche in Micromega, il 22 e 23 gennaio, ripreso dalla precedente stagione, dove Voltaire invita lo spettatore a riflettere sulla relatività delle culture e sull’insignificanza delle dispute umane di fronte all’immensità dell’universo.
Qui, l’umanità è posta di fronte al maestoso e al misterioso, proprio come in Piramidi e guerrieri di terracotta, il 21 gennaio, presso il Civico Planetario, in cui la grandiosità delle tombe imperiali cinesi e il loro collegamento con l’astronomia rivelano come le culture antiche intrecciavano la scienza con il sacro e il politico.
Si prosegue di nuovo con l’universo femminile per riscoprire la dimensione intima e personale del sapere che si ritrova in ‘Grace’s anatomy’, l’11 e il 12 febbraio, e in ‘Due donne del mondo’, 1° e 2 febbraio, dove il tema della conciliazione tra carriera scientifica e vita familiare viene esplorato attraverso la figura di Grace Chisolm Young e l’incontro tra Ada Lovelace e Mary Somerville: la ricerca della verità e dell’innovazione non è solo un’impresa intellettuale, ma anche un percorso di vita, spesso segnato dalle sfide a superare gli stereotipi.
Partendo poi da Ada Lovelace, la prima programmatrice della Storia, seguendo la traccia dello sviluppo della tecnologia, si approda alla ripresa del cult ‘Elea, Il sogno interrotto di Mario Tchou’, dal 7 al 9 febbraio, che è stata richiesta, sostenuta, promossa da InFieri S.R.L – Business Strategy e promosso da Associazione Culturale MIX, e che verrà inserita nelle celebrazioni del Capodanno Cinese 2024.
Nel viaggio dell’evoluzione tecnologia non può mancare un appuntamento con il successo editoriale 2024, ‘Umano Poco Umano Esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale’ di Giuseppe Girgenti e Mauro Crippa il 4 febbraio all’Après-Coup.
Ma in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia i due spettacoli, io. Sono. La poesia, il 25 e il 26 gennaio, e il 30 gennaio ‘Variazione #2: Elogio alla gentilezza’, portano lo spettatore a riflettere sull’importanza della parola, della gentilezza e dell’umanità.
La poesia di Margherita Rimi diventa un dialogo tra arte e scienza, mentre la gentilezza di Lorenzo De Simone si rivela come una necessità fondamentale per la sopravvivenza emotiva e sociale dell’essere umano.
Infine, gli evergreen, il 14 e 15 febbraio, ‘Il messaggero delle stelle’ della Compagnia del Sole, con il suo omaggio a Galileo Galilei e alla rivoluzione copernicana – che riporta al momento in cui la scienza ha cominciato a cambiare radicalmente la nostra visione dell’universo – e il 21 febbraio ‘Il cielo di Ipazia’ di PACTA . dei Teatri, al Planetario, allargano di nuovo lo zoom sull’Universo da cui si era partiti.
Anche questa edizione non si dimentica dei più piccoli: ScienzaInScenaForKids con ‘cavoli a merenda’ e ‘Jekyll & Hyde’.
Maria Eugenia D’Aquino ricorda ancora:
L’unico Festival di Teatro e Scienza a Milano non è solo una celebrazione della scienza e delle sue scoperte, ma anche una riflessione sulla condizione umana, sulle sfide e sui trionfi che accompagnano ogni progresso.
Ogni spettacolo, pur raccontando una storia unica, forma, insieme agli altri, un racconto collettivo, è il tassello di un mosaico, che, a seconda di come disponi le tessere, rivela connessioni, scopre affinità, dischiude strade percorribili verso la ConoSc(i)enza, restituisce un’immagine complessa del rapporto tra conoscenza e esistenza, tra esplorazione e illuminazione.