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Festival della Letteratura dell’Anfiteatro Campano

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Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere


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Le Emergenze del Sud e i magistrati Riello e Cafiero de Raho chiudono domani il Festival

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Sob.

I am Spartacus – Eroi, valorosi e valori

Domenica 4 Ottobre ore 19
Un viaggio nel cuore del Sud con magistrati, economisti e giornalisti per la chiusura del Festival della Letteratura.
E alle 20.30 va in scena Milan – Napoli nell’Arena dei Gladiatori con la sessione di chiusura su “Diego Armando Maradona e la sfida del Sud ai poteri del Nord attraverso il calcio”.

La rivolta di Spartacus nel film di KubrickSarà un suggestivo viaggio nel cuore del Sud alla scoperta del “Mezzogiorno dimenticato tra emergenza occupazione e legalità” ad aprire domenica 4 ottobre alle 19 nell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere la serata conclusiva del Festival della Letteratura “I am Spartacus: eroi, valorosi e valori”. Lo spunto letterario per la riflessione sarà l’ultimo volume di Francesco De Core “Un pallido sole che scotta: da Africo a Napoli viaggio nel cuore del Sud” (Spartaco Edizioni), che riunirà in un dibattito sulle emergenze nel Mezzogiorno Federico Cafiero De Raho, procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria e indimenticato pubblico ministero del processo Spartacus, Adele Campanelli, Soprintendente per i beni archeologici della Campania, Luigi Riello, procuratore generale della Repubblica di Napoli, Antonello Velardi, caporedattore centrale del quotidiano “Il Mattino”, con il giornalista e scrittore Andrea Manzi, primo direttore de “La Città” di Salerno, e con l’economista Massimo Lo Cicero.

Libri e pallone: se i calciatori diventano gli eroi moderni

L’appuntamento conclusivo del Festival sarà dedicato, invece, alla letteratura sulle mitologie del fenomeno calcistico, ed in particolare al tema “Diego Armando Maradona e la sfida del Sud ai poteri del Nord attraverso il calcio”, con la fenomenologia del Pibe de Oro rivisitata dal volume di Luca Bifulco e Vittorio Dini “Maradona sociologia di un mito globale” (Ipermedium Libri Editore), che si confronteranno con alcuni grandi intellettuali testimoni di quell’epoca: l’artista Giuseppe Esposito Sirio, il filosofo Gennaro Carillo, lo psicoterapeuta del Te Diegum Oscar Nicolaus, il magistrato Vincenzo Pezzella e l’avvocato Angelo Scala.

Presentazione del progetto culturale del Festival

“Quel leggendario “I am Spartacus” pronunciato dal celebre gladiatore-schiavo tracio che proprio nell’anfiteatro dell’antica Capua (l’attuale Santa Maria Capua Vetere) diede inizio a quella che è considerata la prima rivoluzione della storia, oggi risuona come un gesto estremo, ma necessario per ritrovare la memoria smarrita insieme alle passioni e ai valori, per ritrovare la forza di tenere la schiena dritta anche e soprattutto tra le macerie”.

Così Antonio Emanuele Piedimonte e Bruno Zarzaca – rispettivamente direttore artistico e organizzatore della rassegna – hanno presentano l’idea del Festival della Letteratura nel segno del mito dedicato al tema “I am Spartacus: eroi, valorosi e valori”.

“L’eco di quella frase leggendaria – ha spiegato nel dettaglio nel corso della serata inaugurale Antonio Piedimonte, direttore artistico del Festival – resa ancor più celebre dalla pellicola di Stanley Kubrick (Spartacus, Usa 1960) rimbomba ancor più forte nella dolente terra dove il mito di Spartacus è nato, quella Campania Felix (fertile) oggi avvelenata da immondizie materiali (roghi e diossine) e umane (camorristi e mafiosi), e l’idea di una mobilitazione culturale, sotto forma di una rassegna di letteratura e molto altro, nasce da lì, dalla consapevolezza che quella frase, una denuncia e un appello allo stesso tempo, oggi possa e debba essere usata per riprendere il filo di un discorso interrotto, per provare a ritrovare la memoria, magari quella degli elefanti di Annibale, un altro glorioso condottiero legato alla storia dell’antica Capua”.