Dal 21 al 24 marzo
Riceviamo e pubblichiamo.
Tataouine è una delle città del sud tunisino che dà anche nome alla regione circostante. Nota per la sua architettura berbera, anche il suo nome è berbero e significa “le fonti”.
La regione di Tataouine con la sua natura arida e inospitale, è testimone di sistemi di coltivazione agricola ancestrale come i jessour, piccole dighe costruite per arginare la terra e la rara acqua piovana.
Sperduti chissà dove tra campi coltivati, oasi e colline rocciose, simili a grandi alveari del colore della roccia spuntano all’improvviso gli ksour. Gli Ksour, il cui singolare è Ksar, sono i “castelli del deserto”, antichi villaggi fortificati che caratterizzano la zona del Maghreb, un tempo punto di ritrovo per i seminomadi della regione.
Sono generalmente composti da abitazioni e granai scavati nelle sommità delle colline rocciose o vicino alle oasi o nei pressi dei corsi d’acqua per garantire protezione dagli attacchi delle tribù nomadi e floride coltivazioni. Al centro di questi villaggi, in cima alla collina, solitamente sorge lo “Ksar”, uno stupefacente granaio fortificato dove veniva stoccato il cibo in previsione dei periodi di siccità.
Le strutture più antiche risalgono al XII secolo e alcune sono tuttora utilizzate. Questi luoghi sono importanti per la civiltà e la storia del sud della Tunisia. Sono costruzioni che vanno da 1 a 6 piani e sono costituiti da blocchi sovrapposti chiamati ghorfas. Attraverso questi edifici “urbani” si può scoprire molto dei costumi e della turbolenta storia di quella civiltà che seppe conservare attraverso i secoli le sue tradizioni e i suoi canti gioiosi.
Il festival degli Ksour Sahariani si terrà dal 21 al 24 marzo 2018 ed è un momento durante il quale vengono organizzate ricostruzioni di vita beduina e berbera nel centro storico di Tataouine. Durante le quattro giornate di festival si ha la possibilità di assistere a sfilate tradizionali, corse di cammelli, arte e mostre di artigianato berbero, visite guidate ed escursioni ai villaggi e infine le popolari serate gastronomiche.
Oggi è anche possibile soggiornare in qualche Ksour, ad esempio nei villaggi trogloditi di Chenini e Douriet arroccati sulla montagna, dove si può sperimentare la durezza dei modi di vivere di queste regioni aride ma al contempo provare un meraviglioso sentimento di libertà e di ricongiungimento con la natura.
Tataouine rimane una delle città più pittoresche della Tunisia meridionale, dove il passato coloniale si fonde con i paesaggi montuosi.
La singolarità di questo luogo che ha saputo resistere alla modernizzazione ha notevolmente ispirato Georges Lucas, regista di Star Wars. Infatti da Tataouine prende il nome Tatooine, il pianeta natale di Luke Skywalker ed è proprio presso Tataouine che il regista ha girato molte delle scene ambientate su tale pianeta.