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Ferragosto… e l’Italia si ferma

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Ferragosto


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La festa principe dell’estate tra gite, cibo e gavettoni

Oggi è il 15 di agosto e, da sempre, l’Italia si ferma, anche perché è un giorno di festa nazionale.

Chi è sulle spiagge festeggia il Ferragosto, quelli che restano in città per lavoro o per scelta se la godono senza traffico, magari facendo una capatina in qualche museo o una gita fuori porta, mentre i cattolici celebrano la Madonna Assunta.

Il termine Ferragosto deriva dal latino Feriae Augusti, il riposo di Augusto, una festività istituita dall’imperatore che, a quel tempo, cadeva il primo di agosto. Era un giorno di riposo e divertimento, che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che officiavano la fine dei lavori agricoli.

In questa data anche gli animali che lavoravano nei campi tutto l’anno, come gli asini e i buoi, erano dispensati dall’assolvere i propri compiti e venivano bardati con fiori; inoltre, in ogni angolo dell’impero si organizzavano corse di cavalli.

In alcune città tale tradizione rivive ancora oggi. A Siena si corre il Palio dell’Assunta, una corsa tra i cavalli, che devono percorrere tre giri di piazza del Campo. Onore e gloria spettano all’equino vincitore, anche senza fantino, e nella contrada abbinata e in quelle ‘amiche’ si festeggia per giorni.

Per i pochi che ancora non lo sanno il Palio è un drappo di stoffa, che nell’antica Roma spettava al vincitore della corsa di Ferragosto

Mentre gli schiavi porgevano gli ‘augere’, cioè gli auguri, al proprio padrone ogni santo giorno, in occasione del Ferragosto anche i lavoratori porgevano ai ‘datori di lavoro’, gli augere, con la parola ‘Salve’, ottenendo, in cambio, una gratifica pecuniaria; tale usanza, in epoca Rinascimentale, divenne obbligatorio nella Roma papalina.

Fu proprio la Chiesa cattolica a spostare il Ferragosto dal primo al 15 agosto, per farlo coincidere con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria al cielo.

La commistione laico – religiosa è presente ancora oggi, dalle feste sui lidi con balli caraibici e gavettoni, alle gite fuori porta in qualche oasi per ripararsi dal sole o assistere ad una processione e, nelle località balneari, spesse volte, la Vergine Maria giunge sulla terraferma dal mare.

Per quel che riguarda il cibo consumato, la tradizione varia da regione a regione, e numerose sono le sagre enogastronomiche con prodotti locali.

Vi vogliamo ricordare la Melanzana con la cioccolata, una variante della parmigiana con cacao e cioccolato, tipica delle zone della Costiera Amalfitana e di Amalfi, la Palatella con la mpupata, della zona di Nocera, da consumarsi dopo aver fatto visita al Santuario di Materdomini di Nocera Superiore. Si tratta di uno sfilatino ridotto, che presenta due cerchi alle estremità, condito con melenzane sott’olio, alici e olive.

Da domani, si avrà la percezione che quest’estate sta volgendo al termine, con le prime nubi a scalfire il sol leone e, forse, si penserà già alla ripresa lavorativa.

Consoliamoci, manca un giorno a domani e… ovunque voi siate, trascorrete un buon Ferragosto!

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Autore Mimmo Bafurno

Mimmo Bafurno, esperto di comunicazione e scrittore, ha collaborato con le maggiori case editrici. Ha pubblicato il volume "Datemi la Parola, Sono un Terrone". Attualmente collabora con terronitv.