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Federsociale: in Italia mancano 250000 posti letto per anziani e disabili

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Salvatore Isaia presidente Federsociale


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Parte da Napoli l’appello agli imprenditori per un’Italia più equa e solidale

Riceviamo e pubblichiamo.

In Italia il tema della non autosufficienza è ancora fermo al palo. Mancano circa 250mila posti letto per anziani e disabili. Anche in questo settore è evidente che il Paese viaggia a due velocità diverse.

Al Nord esistono strutture di media e alta intensità – Rsa, Rsd, case di cura per lungo degenti – pronte a ricevere sia pazienti lungo degenti che quelli con esigenze speciali come anziani e disabili.

Al Sud questo tipo di residenze coprono a malapena il 30 per cento delle esigenze. Solo in Campania esiste un fabbisogno di oltre 4.800 posti letto.

Lo ha dichiarato Salvatore Isaia, presidente di Federsociale, presentando il Forum ‘La Terza età e il franchising’ che si terrà, nell’ambito dell’Expo Franchising 2018, sabato 19 maggio alle ore 11:00 presso la Sala Ionio della Mostra d’Oltremare di Napoli.

All’iniziativa interverranno Franco Rengo, professore emerito di Geriatria dell’Università Federico II di Napoli; Angioletto De Negri, patron della Fiera del Franchising; Ernesto di Majo, temporary manager e Umberto Russo, direttore di “Salute a tutti”.

Ha aggiunto Isaia:

La logica conseguenza di queste carenze è un boom di ricoveri impropri, in particolare nei mesi estivi e durante le festività pasquali e natalizie, che gravano sul bilancio della sanità pubblica.

Basta fare due conti: un posto letto in una struttura statale o regionale ha un costo giornaliero di 800/1000 euro. Invece, il ricovero in una residenza sanitaria assistenziale in Campania ha un costo di 100/110 euro al giorno, ed è il più basso d’Italia, mentre in Lombardia la ‘tariffa’ quotidiana applicata è di 130 /150 euro, ed è la più alta della penisola.

Voglio cogliere questa occasione per rivolgere un appello a tutti gli imprenditori affinché investano in questo settore per un’Italia più equa e solidale creando valore sui territori a partire dalle esigenze dei più deboli. Un modo per coniugare sviluppo di impresa e risparmio della spesa pubblica.

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