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Il fantastico racconto del cammino dell’Appia Antica



Il 5 luglio all’Anfiteatro Campano presentazione e proiezione del film di Alessandro Scillitani sulla Regina Viarum con la voce narrante di Paolo Rumiz

Riceviamo e pubblichiamo.

Martedì 5 luglio alle ore 21 si concluderà nello splendido scenario notturno dell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere il tour nazionale di presentazione del film di Alessandro Scillitani “Il cammino dell’Appia Antica. La madre di tutte le vie europee”, partito il 30 Giugno dal Castello Medievale di Massafra.

Alla presentazione, coordinata da Roberto Conte, direttore della comunicazione dell’Università Suor Orsola Benincasa e project manager del Festival della Letteratura “I am Spartcus” all’Anfiteatro Campano, prenderanno parte, tra gli altri, il sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Antimo Cesaro, il neo sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, il soprintendente archeologico della Campania, Adele Campanelli, il direttore dell’Ufficio Archeologico dell’antica Capua, Ida Gennarelli e Stefania Quilici Gigli, professore ordinario di Topografia antica alla Seconda Università degli Studi di Napoli.

Dopo la presentazione del libro di Paolo Rumiz “Appia”, ritorna all’Anfiteatro Campano, stavolta sul grande schermo, il racconto della prima via di Roma, la madre dimenticata di tutte le strade europee, ripercorsa interamente a piedi da Roma a Brindisi, con un lungo viaggio compiuto da Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon

“Quattro matti a piede libero” come racconta il regista Scillitani: Riccardo Carnovalini, forse il massimo camminatore italiano, ha segnato lui la linea del tragitto, su un Gps, incrociando montagne di dati; Irene Zambon, osservatrice silenziosa, che ha reso lieve alla pattuglia la logistica della trasferta; Paolo Rumiz, l’uomo dal block notes, un figlio della frontiera dell’Est che s’è messo a scrivere solo per viaggiare; e poi Alessandro Scillitani, il gigante emiliano invisibile dietro la macchina da presa, la strada se l’è fatta anche lui, zaino in spalla e senza auto d’appoggio.

Spiega Scillitani:

Non si è trattato solo di ripercorrere l’Appia antica, ma di ritrovarla e riconsegnarla al Paese dopo decenni di incuria e depredazione. E ora l’idea è quella di invitare tutti a ripercorrere la prima via d’Europa, una linea straordinaria che unisce fra loro quattro regioni del Sud Italia.

Fino al 18 Settembre a Roma la Mostra fotografica sull’Appia ritrovata

Accanto al libro di Rumiz e al film di Scillitani c’è ora anche una mostra fotografica. Fino aa 18 settembre sarà possibile visitare all’Auditorium di Roma la mostra fotografica “L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi” che sancisce la riscoperta e la restituzione al Paese dell’intero percorso della prima grande via europea attraverso le fotografie di Riccardo Carnovalini, integrate da un reportage di Antonio Politano e da istantanee estratte dai filmati “on the road” di Alessandro Scillitani.

Nel percorso espositivo, curato da Irene Zambon con testi e didascalie di Paolo Rumiz, anche alcune immagini dei viaggi di Luigi Ottani sui confini dei migranti e dei sopralluoghi di Sante Cutecchia sulla Regina Viarum, oltre ai filmati di Alessandro Scillitani e le musiche e le installazioni audio di Alfredo Lacosegliaz.

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