Un principesco Nico Rosberg domina il Gp di Monaco, sesta tappa del mondiale F1. Sul podio Vettel e Webber con la Red Bull. Gara tiratissima condita da incidenti spettacolari. Delusione Ferrari: Alonso è solo settimo, Massa picchia pesante alla prima curva.
Trent’anni dopo suo padre, anche Nico Rosberg scrive il suo nome tra i vincitori del Gp di Monaco, il più prestigioso del mondiale di F1. Il Tedesco della Mercedes ha annientato la concorrenza con un weekend perfetto nel quale ha conquistato anche la Pole Position davanti al compagno Hamilton. Prima della gara non sono mancate le polemiche per un test di gomme che la Mercedes e Pirelli avrebbero sostenuto dopo il precedente Gp di Spagna con la vettura di quest’anno (mentre sarebbe permesso girare solo con vetture vecchie di due anni).
Mercedes Über Alles con Rosberg, Hamilton quarto soffre.
Nella corsa più atipica del calendario, la Mercedes ha concretizzato il suo potenziale velocistico grazie alla consistenza di Rosberg che è riuscito a gestire le fasi più concitate del Gp senza commettere il minimo errore. Il tedesco ha prima rintuzzato Hamilton scattato meglio di lui alla partenza, poi ha affrontato le ripartenze dietro la Safety Car in maniera impeccabile, rendendosi inattaccabile da chi lo seguiva. Lewis Hamilton invece ha perso il podio a causa della strategia che l’ha fatto rientrare ai box alle spalle del compagno; le Red Bull l’hanno così passato e nonostante una macchina velocissima l’inglese non è riuscito riprendere la posizione. Per lui non deve esser stato facile vedere Rosberg gioire sul “palco dei principi”, lui, quello chiamato dalla Mercedes per diventare finalmente vincente. Chissà quanto durerà la loro amicizia.
Red Bull, podio positivo per il mondiale.
Un doppio podio che va più che bene quello conquistato dalla Red Bull. Reduci da tre vittorie consecutive sul tracciato monegasco, la squadra austriaca sapeva che difficilmente l’avrebbe spuntata contro la Mercedes su una pista non troppo severa con le gomme, ma è riuscita a sfruttare le occasioni arrivate con le Safety Car per sopravanzare Hamilton ed allungare nelle classifiche mondiali. Vettel non è mai stato in grado di dar fastidio a Rosberg mentre Webber è stato bravo a gestire l’esuberanza di Hamilton alle sue spalle. I mondiali si vincono anche così.
Ferrari ad handicap. Alonso lento, Massa demolitore.
La Ferrari torna sulla terra. Dopo il trionfo in terra di Spagna, ci si aspettava molto di più che un misero settimo posto finale. Questo è tutto ciò che Fernando Alonso è stato capace di raccogliere dopo un Gp in cui è passato da cacciatore (di Raikkonen) a preda dei vari Perez, Sutil e Button. Sicuramente non la sua corsa migliore. Per Massa invece, è stato un weekend da rimuovere dalla memoria. Il brasiliano è riuscito nell’impresa di distruggere per due volte la sua Ferrari alla prima staccata del circuito. Se per il primo incidente sembrano esserci stati problemi tecnici, nel secondo sembra evidente (a meno di smentite Ferrari) l’errore del pilota. Dopo il botto in gara, a Massa è stato applicato il collarino protettivo e in seguito è stato portato in ospedale per accertamenti.
Sutil emerge dal gruppo, Perez esagera, Raikkonen paga.
Non è certo un mistero che la pista gli piaccia, ma vedere il modo in cui Sutil si esalti sulle strette strade del principato è uno spettacolo. Il pilota tedesco con una gara esemplare porta la Force India al quinto posto, facendosi beffe di Alonso e Button al tornantino e approfittando dello scontro fra Perez e Raikkonen che nulla a che vedere con la sfortuna. Nel 2008 proprio il finlandese lo eliminò dalla corsa mentre era quarto rovinandogli addosso con la Ferrari. Alle spalle di Sutil si è piazzato Button, meno aggressivo del compagno di squadra, ma molto più redditizio, sì, perché Sergio Perez ne ha combinate di tutti i colori in gara. Con grande determinazione ha passato prima Button poi Alonso (anche se con lo spagnolo il sorpasso è stato meno limpido) alla chicane, poi ci ha riprovato con Raikkonen ma il finlandese ha chiuso la porta mandandolo contro il rail. Raikkonen ha dovuto cambiare le gomme ed ha artigliato il decimo posto all’ultimo respiro, Perez due giri più tardi si è dovuto ritirare. A punti sono andati anche Vergne con la Toro Rosso e Di Resta con l’altra Force India.
Safety Car e botte da orbi.
Protagonista abituale del Gp, anche quest’anno la Safety Car è entrata in causa più volte per permettere ai commissari di percorso di poter svolgere il loro compito in sicurezza, in particolar modo per soccorrere Massa dopo il pesante incidente alla prima curva e poi verso fine gara quando “demolition man” Grosjean ha tamponato violentemente Ricciardo mettendo fine alla sua gara. Molto spettacolare è stato il crash di Maldonado, che speronato dalla Marussia di Chilton si è schiantato contro le barriere alla veloce curva del “tabaccaio” finendo per ostruire la pista; in quel caso la direzione gara ha immediatamente sospeso la corsa.
Nel Mondiale Vettel e la Red Bull allungano su Raikkonen e la Ferrari, primi inseguitori nelle rispettive classifiche; Alonso resta terzo davanti a Hamilton mentre la Mercedes adesso bracca la Lotus, terza tra i costruttori.
Prossimo appuntamento con la F1 fra due settimane sul circuito di Montreal. Per la gara canadese la Pirelli ha promesso gomme di nuova concezione per scongiurare i problemi di tenuta avuti in Spagna. La Ferrari ed Alonso non vedono l’ora di rifarsi, mentre la Mercedes spera di poter confermare su un circuito molto selettivo i progressi fatti nella gestione gomme. Sperando che non ci siano polemiche a rovinare lo spettacolo che di solito offre il circuito dedicato al mito Gilles Villeneuve.
Nunzio Iervolino
Autore Nunzio Iervolino
Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!
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