Lewis Hamilton vince negli Emirati e si aggiudica il suo secondo titolo mondiale. Nulla da fare per Rosberg, rallentato da problemi al motore elettrico. Podio per Massa e Bottas.
Lewis Hamilton è campione del mondo di F1 2014. Meritatamente. Il pilota inglese ha vinto una gara nella quale sembrava avere tutto da perdere, nonostante fosse Rosberg quello obbligato a vincere per recuperare i diciassette punti di svantaggio dal compagno di squadra. Hamilton è stato bravissimo alla partenza quando ha bruciato Rosberg che partiva dalla pole e si è involato in testa. Quando poi il compagno ha cominciato ad avere problemi all’ERS (il motore elettrico), per Hamilton è cominciata la gestione della gara, trentuno giri lunghissimi prima della sospirata bandiera a scacchi, bravo davvero.
Onore a Nico Rosberg, che non meritava di perdere il titolo senza vere neanche la possibilità di combattere, ma quando al 24° giro sono cominciati i suoi problemi, solo un miracolo avrebbe potuto far pendere ancora il mondiale dalla sua parte. Onore comunque al tedesco che nonostante l’invito a ritirarsi da parte del suo box, ha voluto onorare la gara fino alla bandiera a scacchi.
Bellissimo podio per le WiIliams di Massa e Bottas. Il brasiliano per qualche giro ha anche creduto nella vittoria, arrivando a un niente da Hamilton, ma alla fine il secondo posto resta pur sempre il suo miglior risultato dell’anno mentre il compagno di squadra ha rischiato di compromettere la sua gara con una brutta partenza alla quale ha comunque ovviato con una gara al solito grintosa. L’anno prossimo la squadra sarà chiamata a confermarsi dopo un’annata da protagonista, favorita si dal motore Mercedes, ma anche da una macchina ed una coppia di piloti dimostratisi fortissimi e costanti.
La gara dei saluti.
Ancora una gara in rimonta per Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel, entrambi partiti dai box dopo la squalifica per eccessiva flessibilità dell’alettone anteriore della Red Bull. Non il modo migliore per Vettel e la squadra di salutarsi dopo l’annuncio ufficiale del passaggio in Ferrari dal prossimo anno. Ricciardo è stato il solito animale da gara, nella quale ha compiuto innumerevoli sorpassi ed ha chiuso al quarto posto, mentre Vettel è giunto ottavo davanti ad Alonso, del quale prenderà il posto in Ferrari.
Weekend da dimenticare anche per Alonso che avrebbe sicuramente voluto lasciare la Ferrari con un risultato più appagante di un nono posto. Lo spagnolo non ha praticamente girato nelle prove libere ma è riuscito comunque a battere l’anonimo Raikkonen (decimo) per l’ennesima volta quest’anno. Dal prossimo anno guiderà la McLaren-Honda ed avrà l’onere di sviluppare il motore della casa giapponese che rientra in F1 dopo sei anni di assenza per ricomporre un tandem che ha dominato fine anni ’80.
Saluta la F1 Jenson Button, sacrificato da McLaren e Honda proprio per far posto ad Alonso. Non sono bastate al campione del mondo 2008 le belle gare disputate pur con una monoposto non al suo livello, non gli è bastato battere nel confronto diretto il giovane Magnussen. Button ha salutato la compagno con una gara “alla Button”, consistente, tattica, intelligente. Alla F1, mancherà soprattutto il gentleman che Button ha dimostrato di essere.
Gara da incorniciare per le Force India di Hulkenberg e Perez, sesto e settimo con il lusso di splendidi sorpassi ai danni delle Ferrari. Delusione in casa Toro Rosso per il ritiro di Kvyat, dato che il giovane russo partiva dalla quinta posizione in griglia. Sarà interessante vedere quel che sarà capace di fare il prossimo anno in Red Bull al fianco di Ricciardo, mentre per il suo compagno Vergne, quello di Abu Dhabi è stato forse l’ultimo GP in F1, nonostante alla fine del campionato abbia più punti di Kvyat, esempio di come la F1 possa essere crudele.
La rivincita fra Hamilton e Rosberg comincerà il prossimo 12 Marzo a Melbourne in Australia. Con la speranza che qualcuno fra Ferrari, McLaren e Red Bull possa interrompere il monopolio Mercedes e regalarci una stagione ancora più entusiasmante di questa appena conclusa.
Nunzio Iervolino
Autore Nunzio Iervolino
Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!
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