L’azienda non anticipa i contenuti del Piano richiesto dal Tribunale di Firenze
Riceviamo e pubblichiamo.
Questa mattina, 13 febbraio, si è riunito in palazzo Strozzi Sacrati il Comitato di proposta e verifica istituito nell’ambito dell’accordo QF – ex GKN del gennaio 2022.
Al tavolo, coordinato da Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, anche il Comune di Campi Bisenzio, la Città Metropolitana di Firenze, il Comune di Firenze; le organizzazioni sindacali di categoria FIOM – CGIL, UILM, USB e la RSUaziendale.
Questa volta era presente anche l’azienda, QF spa, che si è rifiutata di anticipare i contenuti del Piano sociale e che ha respinto la proposta di discussione sui punti indicati da Fabiani.
A fronte dei silenzi di QF, infatti, la Regione ha chiesto di avviare il confronto avanzando essa stessa una proposta.
A motivare l’iniziativa di Fabiani l’intenzione di accelerare i tempi, visto che siamo al primo mese senza stipendio o ammortizzatori sociali per i lavoratori rimasti in carico all’azienda. QF si è dichiarata indisponibile al confronto, confermando il mancato pagamento degli stipendi.
Qui di seguito i punti proposti dalla Regione, sul modello seguito in Toscana per gestire altre crisi aziendali e in coerenza con quanto disposto dalla procedura disposta dal Tribunale di Firenze e contenuta nel decreto Orlando:
– strumenti alternativi ai licenziamenti, tra i quali: misure di accompagnamento alla pensione per i lavoratori che sono in procinto di maturarne i requisiti, azioni per la ricollocazione interna dei lavoratori, nell’ambito della possibile reindustrializzazione del sito, o presso aziende terze, anche mediante la previsione di una dote privata a carico dell’azienda QF, che si aggiungerebbe all’incentivo pubblico previsto dall’Avviso della Regione che favorisce la ricollocazione dei lavoratori interessati da crisi aziendali;
– misure per favorire la reindustrializzazione, fra le altre, scontistica sul valore dell’immobile per ogni lavoratore assunto del personale QF a beneficio degli investitori, ivi compresa la Cooperativa dei lavoratori, confermando la disponibilità della stessa Regione a continuare le attività di scouting volte ad individuare possibili investitori ;
– al fine di garantire un sostegno al reddito dei lavoratori, visto che l’Azienda ha comunicato ufficialmente a quest’ultimi, con email di ieri sera, la non corresponsione della mensilità di gennaio 2024, ricorso all’ammortizzatore sociale previsto dal decreto Orlando che, non essendo retroattivo ed essendo necessario per la sua attivazione un accordo sindacale, dovrà necessariamente decorrere dal 1° marzo;
– impegno dell’azienda a finanziare strumenti formativi per l’aggiornamento professionale e la riqualificazione del personale, cui potrà aggiungersi il contributo pubblico per le medesime finalità, peraltro concretamente già realizzato dalla Regione con il finanziamento dei voucher individuali espressamente previsti per i lavoratori QF;
– a fronte del raggiungimento di un accordo complessivo su tutti i punti del comma 228 della legge 234 alle condizioni predette, anche prendendo atto della posizione dell’Azienda in merito all’attuale situazione del sito, si ritiene vi siano i presupposti per il conseguente superamento del presidio, anche consentendo operazioni di decomissioning dello stabilimento finalizzate alla reindustrializzazione.