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‘Ethnos 25’, Festival Internazionale della Musica Etnica

Anouar Brahem Trio


1995 – 2020: 25 anni di musica dei popoli ai piedi del Vesuvio

Riceviamo e pubblichiamo.

Sabato 3 e domenica 4 settembre la XXV edizione di Ethnos, festival internazionale della musica etnica diretto da Gigi Di Luca, arriva a San Giorgio a Cremano (NA) per il gran finale. Due serate con concerti in esclusiva per l’Italia, già sold out in prevendita.

Gli spettacoli si terranno in piena sicurezza e nel rispetto della normativa anti-Covid vigente.

Si inizia sabato 3 ottobre a Villa Vannucchi con l’attesa esibizione del compositore tunisino, Anouar Brahem in trio. Autore di colonne sonore per il cinema, direttore d’orchestra e virtuoso dell’oud, Brahem mescola nei sui progetti musica classica araba, motivi folk e jazz europeo.

Per la ECM ha registrato più di 10 album, tra cui ‘Madar‘, con Jan Garbarek e Shaukat Hussain, ‘Khomsa’, con Richard Galliano, ‘Thimar’, con Dave Holland e John Surman, e ‘Blue Maqams’, sempre con Holland, Jack DeJohnette e Django Bates.

All’ombra del Vesuvio Anouar Brahem si esibirà in trio con il clarinettista tedesco Klaus Gesing e il bassista svedese Björn Meyer.

Domenica 4 ottobre la chiusura della XXV edizione con due appuntamenti in cartellone.
La mattina, dalle 10:30 a Villa Bruno, spazio a ‘Taranta Atelier’, workshop di danza a cura di Maristella Martella.

In serata, dalle 20:30 si torna nuovamente a Villa Vannucchi per il live di Omar Sosa e Yilian Canizares, special guest Gustavo Ovalles. Il trio, partendo dai brani incisi per l’album ‘Aguas’, proporrà un mix coinvolgente e creativo delle radici afro-cubane di Sosa e Canizares, di musica classica occidentale, di jazz e world music, impreziosito dalle percussioni multicolori e multiformi del venezuelano Ovalles.

Spiega il Sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno:

‘Ethnos’ è il festival della contaminazione culturale. Giunto alla XXV edizione, quest’anno abbiamo dovuto organizzare gli eventi secondo le misure anticovid e con un numero inferiore di spettatori, ma ‘Ethnos’ si conferma comunque un punto di riferimento nel panorama musicale, nato per dare testimonianza diretta delle culture che popolano il mondo e per condividerle attraverso la musica, la danza e le tradizioni popolari.

Il festival ‘Ethnos’, che quest’anno festeggia i suoi 25 anni, è programmato e finanziato dalla Regione Campania attraverso Scabec, organizzato da La Bazzarra, con il patrocino della Città Metropolitana di Napoli, in partenariato con i comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata, in collaborazione con la Fondazione per le Ville Vesuviane e il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

‘Ethnos’ è una manifestazione artistico-culturale ideata per promuovere la conoscenza delle “culture e arti del mondo”. Nato nel 1995 con l’intento di recuperare le tradizioni popolari dell’area vesuviana, nel corso degli anni ha allargato il suo raggio di azione, diventando uno dei maggiori appuntamenti dedicati alla world music in Italia.

La kermesse ha, inoltre, sviluppato progetti collaterali come ‘Ethnos’ per le Scuole, il Premio Ethnos, e più di recente Ethnos Italia – dialoghi musicali per un contagio popolare – realizzato in streaming lo scorso aprile durante il lockdown.

Tra gli artisti che si sono esibiti al festival ‘Ethnos’ nel corso di questi 25 anni: Miriam Makeba, Gilberto Gil, Mercedes Sosa, Rokia Traorè, Ryūichi Sakamoto, Khaled, Dulce Pontes, Buena Vista Social Club, The Cheftains, Bombino, Oumou Sangaré, Fatumata Diawara.

Oltre a grandi nomi del panorama musicale italiano come Angelo Branduardi, Enzo Avitabile, Vinicio Capossela, Ivano Fossati, Teresa De Sio, Mauro Pagani, Eugenio Bennato, Elena Ledda, Moni Ovadia, Nuova Compagnia di Canto Popolare, solo per citarne alcuni.

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