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Esther Basile ricorda Aldo Masullo

Aldo Masullo


La prof.ssa Basile invia ad ExPartibus il suo omaggio al filosofo scomparso

Parlare di un Filosofo dalle qualità umane e dal pensiero vivissimo come Aldo Masullo non è cosa facile.

Se si pensa al suo insegnamento di Filosofia Morale all’Università Federico II e della sua permanenza in Germania, con i suoi colloqui in cui la dialettica rendeva omaggio al razionale e al continuum di interrogativi, come quando aveva spiegato a noi tutti il concetto dell’etica della salvezza, approdando ad una concezione filosofica dà la misura dell’intellettuale che non ha mai ceduto a compromessi.

Era sempre vicino al suo amico Gerardo Marotta con la forza che entrambi avevano, combattendo per la salvezza della filosofia.

Lo ricordo nella sua casa e al telefono dove non negava a molti di noi il piacere di una conversazione. Masullo sosteneva che nessuno si sarebbe mai potuto salvare da solo, ed in questo tempo di resistenza forzata ancora una volta i filosofi dimostrano di avere un intuito particolare.

Lo rammento con noi in molti Convegni come quello ‘Eleonora Pimentel il diritto che nasce dalla rivoluzione’ in cui per tre giorni fu in Palazzo Marigliano sempre presente e pronto al confronto, con una curiosità che nasce in spiriti puri. Il superamento del monologo e del dialogo esclusivamente razionale porta sempre alla messa in discussione della divisione del sapere.

Se da un lato il dialogo “colloquiante” tra le discipline e tra le culture può essere aperto soltanto dalla pratica di un linguaggio figurato, poetico e retorico, dall’altro lato il linguaggio concettuale è tale solo praticando il limite che separa arte e scienza, filosofia e religione, Oriente e Occidente.

Ecco allora che una volta messo in questione il primato concettuale del linguaggio filosofico, che non riesce a rendere ragione della multiformità e della metamorficità del reale, il linguaggio retorico e poetico sembra l’unico in grado di rivelare il manifestarsi dell’essere mettendo allo scoperto la fenomenicità della parola stessa.

Masullo ci lascia tante risorse e tante questioni che riguardano l’uomo e che offrono il punto di partenza per la determinazione del suo fondato comportamento e del suo sapere che arricchisce la spiritualità dell’uomo in un’assoluta libertà.

La filosofia è stata per lui un sapere originario. Sono certa che i suoi colloqui avranno sempre una tonalità affettiva che mai dimenticheremo.

Noi tutti abbiamo bisogno di Maestri che possano farci comprendere il logos. La priorità della situazione in cui viviamo è data dal fatto che l’uomo pensa ed agisce sullo sfondo delle sue esperienze, vale a dire sempre entro i limiti della sua storicità.

Tra i suoi molti libri ricordiamo ‘Struttura soggetto prassi’, Libreria scientifica editrice, 1962, ‘Il senso del fondamento’, Libreria scientifica editrice, 1967, ‘Fichte: l’intersoggettività e l’originario’, Guida editori, 1986, ‘Filosofie del soggetto e diritto del senso’, Marietti, 1990, ‘Il tempo e la grazia. Per un’etica attiva della salvezza’, Donzelli, 1995, ‘Paticità e indifferenza’, Il Nuovo Melangolo, 2003, ‘La libertà e le occasioni’, Jaca Book, 2011.

Grazie Prof. Masullo

Esther Basile

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