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Esodo giuliano-dalmata-istriano: vincitori concorso scolastico Lombardia

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Foibe


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Fermi: ‘Abbiamo la responsabilità di far conoscere la verità dei fatti, ristabilire una memoria condivisa e sconfiggere l’indifferenza’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Negli anni drammatici tra il 1943 e il 1947 oltre 300mila italiani dell’Istria, della Dalmazia e di Fiume dovettero scappare e abbandonare terre, case, affetti e lavoro: parecchie migliaia di loro vennero torturati e uccisi dentro le voragini naturali del Carso.

Sono state pagine terribili della recente storia italiana, troppo spesso ancora oggi dimenticate sui libri di scuola e dalla storiografia.

È più che mai doveroso quindi anche da parte delle istituzioni adoperarsi per ristabilire una memoria condivisa e sconfiggere l’indifferenza.

Abbiamo e avvertiamo forte la responsabilità di trasmettere e far conoscere la verità dei fatti, anche come atto, seppur tardivo, di riparazione nei confronti di ciascuna vittima delle foibe e dei loro familiari.

Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi intervenendo questa mattina nell’Aula consiliare di Palazzo Pirelli alla premiazione del concorso destinato alle scuole superiori lombarde in ricordo del martirio giuliano-dalmata-istriano, promosso dal Consiglio regionale della Lombardia e giunto quest’anno alla sua 13° edizione.

La ‘tragedia dimenticata’ dei martiri delle foibe viene onorata ogni anno in Consiglio regionale nel ‘Giorno del Ricordo’, solennità nazionale istituita dal Parlamento.

Alla cerimonia, trasmessa in diretta streaming sul sito del Consiglio regionale, sono intervenuti anche il Consigliere Segretario e Presidente della Commissione di Giuria Giovanni Malanchini, Marcella Fusco in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico regionale, i Consiglieri regionali Curzio Trezzani, Presidente della Commissione Cultura, e Fabio Pizzul.

Per l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ANVGD, ha portato il saluto il Presidente della sezione di Milano Matteo Gherghetta.

Era presente anche l’Assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, unitamente alla Presidente del Comitato Paritetico Barbara Mazzali e all’Assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale Alessandra Locatelli.

Ha sottolineato Giovanni Malanchini:

I lavori presi in esame dalla Commissione sono stati tutti significativi e validi per i contenuti evidenziati.

Nostro dovere morale e istituzionale è oggi quello di contrastare certe teorie revisioniste sbagliate e inaccettabili e di riportare così nella giusta luce il sacrificio di quella parte d’Italia che pagò per tutti la sconfitta militare del Paese.

Dobbiamo adoperarci perché il testimone di quelle memorie possa essere consegnato alle nuove generazioni affinché tragedie simili non si ripetano mai più.

Quest’anno il concorso ha avuto come tema: ‘Foibe ed esodo Giuliano Dalmata: storia e memoria del 10 febbraio’ e ha visto la partecipazione di scuole secondarie di I e II appartenenti a 4 province diverse, Bergamo, Lodi, Milano e Varese. Complessivamente sono stati presentati 26 elaborati tra individuali e di gruppo, realizzati da 105 studenti.

A causa delle disposizioni vigenti legate alla situazione emergenziale creata dal Covid-19, per questa edizione i vincitori non avranno la possibilità di effettuare il viaggio nelle terre della Venezia Giulia e della Dalmazia, come previsto dalla legge regionale istitutiva del concorso, ma le loro scuole riceveranno un contributo economico.

Alle scuole vincitrici verrà erogato un contributo di cinquemila euro per la classe prima classificata, tremila per la seconda classe classificata e duemila per la terza, e di 1.500 euro per il primo studente classificato nell’elaborato individuale, mille euro al secondo, 500 euro al terzo.

In concomitanza con la cerimonia di premiazione questa mattina le bandiere di Palazzo Pirelli, su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono rimaste esposte a mezz’asta in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata-istriano e delle vicende che hanno interessato il confine orientale.

Di seguito l’elenco delle scuole e degli studenti vincitori:

Vincitori per elaborato di gruppo o classe:

  • 1° classificato: Liceo ‘Primo Levi’ di San Donato Milanese (MI) con il video dal titolo ‘Ricordati di ricordare’;
  • 2° classificato: Istituti ‘Dell’Acqua’ e ‘Bernocchi’ di Legnano (MI) con un elaborato composto da due video e tre ritratti a matita intitolato ‘Parole che rimarranno nella memoria: Pola… e non Pula’;
  • 2° classificato ex aequo: Istituto Comprensivo di I grado ‘Mario Borsa’ di Somaglia (LO) con il video dal titolo ‘Il dramma delle Foibe’
  • 3° classificato: Istituto Comprensivo di I Grado Di Vergiate (VA) con il video dal titolo ‘Ulisse – 10 febbraio Giorno del Ricordo’;
  • 3° classificato ex aequo: Liceo Artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo con il video dal titolo ‘Paura del ricordo’.

Vincitore per elaborato individuale scuola secondaria di I Grado:

  • 1° classificato: Vittoria Massari dell’Istituto Comprensivo di I grado ‘Mario Borsa’ di Somaglia (LO) con la poesia ‘Il dramma delle Foibe’.

Vincitori per elaborato individuale scuola secondaria di II grado:

  • 1° classificato: Giulia Crevena del Liceo Artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo con una fotografia che richiama ‘quello che è stato, quello che si è perso: una terra e una identità’;
  • 2° classificato: Nicola Finazzi del Liceo Artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo con una fotografia che richiama ‘il fuoco che avvampa i chiodi utilizzati per chiudere le casse con le suppellettili di chi era costretto ad andarsene’;
  • 3° classificato: Elia Ferrante del Liceo Artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo con una fotografia che richiama ‘l’eloquenza degli oggetti di uso quotidiano per risvegliare il ricordo’;
  • 3° classificato ex aequo: Manuela Ongaro del Liceo Artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo con una fotografia che riprende ‘sotto il cielo plumbeo un vecchio che guarda l’orizzonte di quello che era e non è più’.