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Esercito Italiano, attività tattica in Qatar

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Esercito Italiano


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2000 soldati e 250 mezzi esercitati

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione Ministero della Difesa Comando Forze Operative Sud.

Questa mattina, 21 ottobre, il contingente italiano, a guida Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi’ ha condotto, congiuntamente al personale della 2^ Brigata dell’Esercito del Qatar, la fase principale dell’esercitazione NASR 19.

La complessa attività tattica, svolta alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina e delle massime Autorità militari locali, ha visto l’impiego di circa 800 soldati italiani, 1200 militari qatarini e di oltre 250 veicoli da combattimento e logistici.

A partire dallo scorso 12 settembre, a seguito di un’attenta pianificazione coordinata tra le due nazioni e attraverso una complessa operazione logistica, l’assetto nazionale esercitato si è schierato a 3.800 Km dall’Italia, nell’area addestrativa del poligono di Al-Galail, località a sud della capitale Doha. Una zona con caratteristiche idonee allo svolgimento di attività che, per numero di veicoli cingolati e ruotati impiegati e per volume di fuoco, non sarebbe possibile sviluppare presso aree addestrative presenti sul territorio italiano.

In tal modo le forze, di livello Battle Group e organizzate secondo l’approccio pluriarma, hanno espresso diverse capacità operative riuscendo così a massimizzare il combat power esprimibile nelle attività tattiche e a verificare il livello di cooperazione e di interoperabilità dei sistemi di comando e controllo tra i due eserciti. Inoltre, nell’ambito delle attività addestrative sviluppate dal personale italiano, sono state altresì testate alcune delle capacità che verranno poste in alta prontezza a favore della NATO.

L’esercitazione conclusiva, svolta a termine di un ciclo addestrativo congiunto della durata di circa un mese, ha previsto una dimostrazione a fuoco di tutti i sistemi d’arma impiegati. In particolare, la compagine di fanteria pesante italiana della Task Force, su base 1° reggimento bersaglieri, composta da circa 300 soldati, ha impiegato cingolati VCC 80 Dardo, carri armati C1 Ariete, VBM Freccia, mortai da 120 mm e da 81 mm e Veicoli Tattici Leggeri Multiruolo, VTLM, Lince.

Presenti sul terreno anche assetti di tiratori scelti, un team Raven, sistemi contro carro Milan e Spike, un team di acquisitori obiettivi delle Forze Speciali dell’Esercito, personale del Genio e relativi veicoli medi di ultima generazione come il VTMM ORSO, in differenti configurazioni, mezzi per il supporto logistico, carri pioniere e veicoli per l’assistenza sanitaria.

A completare lo schieramento, obici FH70, lanciatori G-MLRS, Guided Multiple Launch Rocket System, e PZH 2000, artiglierie di ultima generazione con possibilità d’impiego di munizionamento a guida GPS e a lunga gittata, capaci di colpire obiettivi di dimensioni ridotte limitando i possibili danni collaterali.

In tale contesto è stata confermata la versatilità professionale degli uomini e delle donne dell’Esercito, pronti ad operare in situazioni caratterizzate da fattori ambientali estremi e capaci di impiegare i moderni sistemi di comando e controllo anche in condizioni tecnologicamente degradate.

La NASR 19, che si concluderà il prossimo 27 ottobre, rappresenta un’importante occasione addestrativa in chiave multinazionale, consentendo il consolidamento delle procedure tecnico-tattiche delle unità schierate dall’Esercito italiano e dall’Esercito qatarino e si inquadra in uno scenario strategico di riferimento sempre più influenzato da molteplici dinamiche ed in continua evoluzione.