’88 alloggi innovativi grazie a un investimento regionale di 11 milioni’
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Sopralluogo degli Assessori alla casa della Regione Toscana e del Comune di Firenze, Vincenzo Ceccarelli e Andrea Vannucci, al cantiere per la realizzazione di 88 nuovi alloggi di edilizia popolare in via Torre Agli a Firenze.
Gli Assessori, assieme al Presidente di Casa Spa Luca Talluri, hanno valutato l’avanzamento dei lavori, la cui fine è prevista per giugno 2020.
Gli alloggi in legno sono ad altissima efficienza energetica nZEB, ovvero consumo energetico quasi pari a zero, e vanno a prendere il posto del vecchio complesso, interamente demolito, realizzato nei primi anni cinquanta e composto da sei edifici per 64 alloggi.
Ha spiegato Ceccarelli:
Si tratta di un intervento altamente innovativo, che la Regione ha finanziato con 11 milioni di euro. In questo progetto l’aumento e la modernizzazione del patrimonio ERP si sommano alla rigenerazione urbana. Al posto di un vecchio edificio degradato con 60 appartamenti vengono realizzati 88 nuovi alloggi su 6 piani, a bassissime emissioni, dotati di impianti ad energia solare, struttura in legno e tanti altri accorgimenti di ultima generazione.
La Regione negli ultimi cinque anni ha investito ben 120 milioni di euro sulla costruzione di nuovi alloggi popolari, puntando alla qualità e dal risparmio energetico oltre che alla quantità.
Il complessivo investimento regionale sulla zona di Torre degli Agli ammonta a 20 milioni circa: 11 milioni utilizzati per il nuovo complesso, che aumenta del 30% circa la capacità abitativa dell’immobile, gli altri destinati alla demolizione nelle case precedenti, alla costruzione di 18 alloggi smontabili situati nel vicino viale Guidoni ed al ripristino di altri alloggi destinati agli assegnatari nei precedenti appartamenti.
Ha concluso Ceccarelli:
La Toscana destinerà all’edilizia popolare risorse importanti anche in futuro, circa 5 milioni per nuovi investimenti e 10 milioni all’anno finalizzati alla ristrutturazione degli alloggi di risulta, che così potranno essere riassegnati.
A queste risorse si aggiungeranno inoltre quelle nazionali, ora che la casa è stata finalmente reinserita tra le priorità del Governo, che ha varato un Piano casa da 800 milioni a livello nazionale, dei quali ci aspettiamo che circa 50 vengano destinati alla Toscana.
Ha detto l’Assessore Vannucci:
Gli alloggi ERP di via Torre degli Agli sono una grande opera di rigenerazione urbana. Questo cantiere è un modello di edilizia residenziale pubblica amica dell’ambiente: gli 88 alloggi avranno infatti consumi prossimi allo zero e molto ridotti rispetto ai consumi canonici dei normali condomini.
Siamo di fronte a un edificio innovativo, all’avanguardia, sia per la scelta dei materiali utilizzati per la costruzione che per le soluzioni progettuali individuate, che puntano ad abbattere i consumi pro capite delle persone che ci vivranno attraverso una ottimizzazione delle fonti energetiche naturali, a partire dal sole.
Questo edifico favorisce inoltre la socialità dei residenti dal momento che al piano terra sono previsti spazi comuni, che non erano presenti nell’edilizia residenziale pubblica anni Settanta.
Ha detto il Presidente di casa spa Talluri:
Si tratta di un intervento molto importante e altamente innovativo, sia da un punto di vista urbanistico sia da un punto di vista energetico, perché si tratta di una costruzione in legno, in classe A.
Questi 88 alloggi, costruiti su 6 piani, sono il perfetto esempio di come si possa avere altissima qualità, a costi ragionevoli. Il futuro delle case popolari passa da esempi come questo: demolire costruzioni vecchie, arrivate alla fine del ciclo di vita e ricostruire, aumentando il numero degli alloggi.
Oltre a questo è importante anche il recupero delle aree dismesse, dalle quali può arrivare un prezioso contributo per l’intero sistema ERP.
I nuovi edifici di Torre degli Agli di sette piani sono realizzati in legno massiccio a strati incrociati con la tecnologia XLam, come in viale Giannotti, con una notevole coibentazione e l’adozione di un sistema di impiantistico coordinato per riscaldamento e raffrescamento, tutto basato su fonti rinnovabili; i sistemi sono in linea con quelli che sono gli standard del futuro, ovvero ridottissima necessità di energia, prodotta da fonti rinnovabili.
Alla demolizione dei vecchi edifici che versavano in condizioni statiche critiche, sono stati spostati i sottoservizi che intersecavano l’area e sono poi stati scavati due piani interrati per i posti auto e i nuovi servizi tecnologici.