Eroicamente

Il progresso umano dell’Umanità ha bisogno di Uomini che non si ammansiscano nemmeno a ciò che hanno alla portata del braccio, anche se è tecnologicamente smart, ma di coloro che prestano attenzione al prima ed al dopo, ricordano il passato e, pensando al futuro, valutano il presente.

Uomini che allenano, pertanto, la loro intelligenza all’aumento delle conoscenze come all’esercizio del sapere. E pertanto, sebbene non siano più i tempi illuministici e risorgimentali di sciabole e moschetti, alcuni allenano ed esercitano sempre più la loro mens heroica.

Qui e di seguito il concetto di eroico viene rappresentato prendendo bene le distanze dalle figure di eroe-archetipo che lo vogliono detentore assoluto della verità salvifica.
Non perché si vogliano ergere a miti, unici visori e riferimenti della vita e/o detentori della verità, ma perché sviluppano la consapevolezza della propria disponibilità, per cui:

Da voi ci si aspetta qualcosa di decisamente più importante. Ma che cos’è questo qualcosa?

[…] questa cosa è così grande da essere in perfetta armonia con la vostra natura. Da voi, io dico ci si aspetta che vi dedichiate allo studio delle lettere per dispiegare la vostra mente eroica e mettere la sapienza al servizio della felicità del genere umano.

[…] Mentre allora salutate con mente eroica la sapienza sul primo limitare contemplate con animo grande ciò che vi si presenta davanti agli occhi.

Così come si legge dalla dissertazione De Mente Heroica tenuta da Giambattista Vico il 18 ottobre 1732 all’Università di Napoli inaugurando l’anno accademico, La mente eroica a cura di Emma Nanetti Edizioni ETS 2014.

In: Responsabilità Personale Sociale Politica – Jouvance Editore 2016

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