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Entra in azione la riforma dalla Pa

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Con una circolare firmata il 20 agosto dal ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, la riforma della Pa entra nella fase operativa. Dal 1 settembre si darà avvio alla riduzione del 50% delle prerogative sindacali, nello specifico distacchi e permessi.

Nella circolare si legge che ” la riduzione è finalizzata alla razionalizzazione ed alla riduzione della spesa pubblica”. Entro il 31 agosto ” tutte le associazioni sindacali rappresentative dovranno comunicare alle amministrazioni la revoca dei distacchi sindacali non più spettanti”; attraverso questi ultimi viene riconosciuto al dipendente il diritto di svolgere, a tempo pieno, attività sindacale con la conseguente sospensione dell’attività lavorativa. Viene però specificato che il ” rientro nelle amministrazioni dei dirigenti sindacali oggetto di revoca avverrà nel rispetto del contratto collettivo nazionale”. Il taglio esclude le Rsu, cioè le rappresentanze sindacali unitarie, le forze di Polizia ed i Vigili del fuoco.

” Il dipendente o dirigente, così continua la circolare, che riprende servizio al termine del distacco o dell’aspettativa sindacale può, a domanda, essere trasferito con precedenza rispetto agli altri richiedenti, in altra sede  della propria amministrazione quando dimostri di aver svolto l’attività sindacale e di aver avuto  il domicilio  durante l’ ultimo anno nella sede richiesta”. Inoltre il lavoratore ” è ricollocato nel sistema classificatorio del personale vigente presso l’amministrazione, ovvero nella qualifica dirigenziale di provenienza, fatte salve le anzianità maturate e conserva, ove favorevole, il trattamento economico in godimento all’atto del trasferimento mediante attribuzione ad personam della differenza con il trattamento economico previsto per la qualifica del nuovo ruolo di appartenenza, fino al riassorbimento a seguito dei futuri miglioramenti economici”. Insomma nessun licenziamento, ma solo un  eventuale cambio di posizione non solo mantenendo lo stesso stipendio, ma tenendo conto anche delle possibili differenze  rispetto al ruolo che si va ad occupare.

Questo contribuirà a ” gonfiare” le vuote casse dello Stato, proprio a ridosso della discussione di venerdì sulla legge di stabilità. I tecnici del Senato sono infatti a lavoro per trovare i fondi per coprire le nuove spese. Si prospettano ancora tagli che riguarderanno proprio la macchina burocratica dello Stato.

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.