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Emergenza Covid Lombardia, Girelli su calendario audizioni

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Gian Antonio Girelli


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La Commissione d’inchiesta ha invitato Team legale Azione civile, Consulente familiari vittime ed ex Direttore sanitario di Alzano Lombardo (BG) per la seduta del 5 luglio

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

In merito alla calendarizzazione dell’incontro davanti alla Commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid dei rappresentanti di Team legale Azione civile familiari vittime Covid, del Consulente familiari vittime e dell’ex Direttore Sanitario dell’Ospedale di Alzano Lombardo (BG), il Presidente Gian Antonio Girelli, PD, precisa che non c’è stata alcuna sospensione o rinvio.
Ha precisato il Presidente Girelli:

Sotto il profilo istituzionale e in qualità di garante dei lavori della Commissione confermo il massimo impegno nel proseguire nell’attività di ascolto di tutti i soggetti coinvolti, a vario titolo, nella tragica vicenda che ha colpito in particolare la nostra regione, comprese le realtà che sono state segnalate dai membri della Commissione stessa.

È questo un compito di studio che deve impegnare tutti indipendentemente dalle parti politiche. Nel merito, preciso che mai è stato formalizzato l’incontro per la seduta di oggi, 28 giugno, al Team legale familiari vittime e risulta del tutto inspiegabile quanto affermato dall’avvocato Consuelo Locati.

La Commissione si è attivata per inviare un invito ad intervenire alla seduta prevista per il 5 luglio per i tre soggetti. Rimetto alla volontà degli invitati la decisione di partecipare o rinunciare, augurandomi vi sia da parte loro la disponibilità ad intervenire.

Il nascondino è un gioco che non mi è mai piaciuto, nemmeno da ragazzino, di certo non da rappresentante delle istituzioni. Quello che posso assicurare è il rispetto delle vittime del Covid e delle tante persone che a vario titolo hanno sofferto. Credo che sia necessario da parte di tutti avere la massima serietà e capacità di confronto.

L’ascolto dell’avvocato Locati e degli altri rappresentanti sarà svolto come, per tutti gli altri, con attenzione e volontà di capire, secondo il compito che ci spetta, che non è di emettere condanne ma di fare chiarezza e far conoscere quanto accaduto.

La sofferenza che il nostro territorio ha vissuto merita davvero lo sforzo di un dialogo autentico e profondo, ma imperniato su ascolto reciproco. Spero che quello che non si può altro che definire uno spiacevole equivoco, possa invece trasformarsi in un momento di grande utilità a servizio dei cittadini tutti.