Giordano: ‘Ora non si può più aspettare’
Riceviamo e pubblichiamo.
Il disgusto è il sentimento che si prova di fronte alla distruzione di intere coltivazioni ad opera dei cinghiali che imperversano e il rammarico aumenta perché gli appelli ormai disperati ottengono scarsi risultati.
Di questo passo non saranno gli ungulati ad essere abbattuti, ma gli agricoltori costretti ad arrendersi ed abbandonare i campi ai quali hanno dedicato una vita.
È a rischio la sicurezza del territorio, rappresenta sempre più un pericolo per tutta la collettività.
Per Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’UGL Matera:
Le incursioni di cinghiali nei campi coltivati nelle aziende agricole stanno avendo una recrudescenza senza precedenti. È fondamentale che le Istituzioni dimostrino di comprendere davvero la gravità della situazione con la volontà di utilizzare tutti i possibili strumenti d’intervento, superando ogni complicazione di ordine burocratico.
L’emergenza cinghiali va affrontata con provvedimenti emergenziali e maggiori risorse. Le forze politiche lavorino sinergicamente per affrontare questa vicenda visto che la situazione è al collasso.
Occorre gestire il fenomeno per controllarlo e mettere in sicurezza il lavoro delle imprese che, diversamente, sono destinate a chiudere e licenziare definitivamente il loro personale.
L’UGL non vuole creare allarmismi, pertanto è opportuno affrontare il problema. Sui lungomari della costa ionica-metapontina non è possibile passeggiare e stare in tranquillità: mentre si tenta di rilassarsi, si avvistano branchi di cinghiali adulti con al seguito decine di piccoli.
Ciò risulta alquanto pericoloso, diventano aggressivi quando sono disturbati o avvertono un pericolo per i propri piccoli: non è certo un bel vedere trovarseli di fronte, cresce giusta paura e terrore incontrandoli.
L’UGL Matera lancia anche l’allerta sul tasso di malattia che si potrebbe diffondere a macchia d’olio. Ora non si può più aspettare.
Ormai i casi di cinghiali che hanno raggiunto le nostre spiagge, campagne e centri abitati del metapontino sono sempre più numerosi.
Non aspettiamo di vivere tragedie irreparabili, o far finta di nulla, cerchiamo di trovare una soluzione pacifica, sia per i cittadini che per questi animali che, loro malgrado, vanno in cerca di cibo, rovistando cassonetti o, addirittura, cercando nei secchi della spazzatura a ridosso di abitazioni private: ci sono problemi igienico-sanitari con fenomeni di diffusione di malattie infettive.
Pertanto, invitiamo gli amministratori della provincia di Matera a fare rete tra loro, a parlarsi tra loro per il bene del territorio e dei loro concittadini ed emettere ordinanze sindacali, con una scelta coraggiosa e necessaria.
Si tuteli il territorio salvaguardando cittadini, aziende e migliaia di posti di lavoro.