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‘Elogio della diversità’ a Palazzo Esposizioni Roma

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'Elogio della diversità - Viaggio negli ecosistemi italiani'


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L’esposizione sarà visitabile dal 27 novembre 2024 al 30 marzo 2025

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 27 novembre 2024 al 30 marzo 2025 Palazzo Esposizioni Roma presenta ‘Elogio della diversità – Viaggio negli ecosistemi italiani’, un grande progetto espositivo dedicato al tema della biodiversità e della salute unica che affronta la fragilità degli equilibri tra gli ecosistemi e l’interdipendenza tra le diverse forme di vita del nostro pianeta.

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, è curata da Sapienza Università di Roma con Università di Padova e con il National Biodiversity Future Center, NBFC, istituito dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, PNRR: uno dei cinque centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera che svolge un’attività di importanza strategica nell’ottica di contribuire a raggiungere i traguardi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Hanno contribuito alla realizzazione della mostra il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.

In una fase storica caratterizzata da una crisi della biodiversità e da un’insicurezza climatica causate principalmente dalle attività umane, un’iniziativa espositiva che richiami l’attenzione e la consapevolezza sulla fragilità degli equilibri che regolano gli ecosistemi appare quanto mai urgente e utile per attivare forme di responsabilità individuale e collettiva.

La mostra intende mettere in rilievo temi e circostanze diverse:
il valore della biodiversità sia in termini assoluti che in relazione al benessere psicofisico dell’uomo;
i principali fattori antropici – cambiamento climatico, specie invasive, frammentazione degli habitat e inquinamento – che sono causa della minaccia alla biodiversità; la visione della salute unica, One Health, come approccio integrato per equilibrare la salute di persone, animali ed ecosistemi;
le possibili azioni individuate per invertire la rotta in direzione di un accrescimento della ricchezza della biodiversità sulla Terra e al contempo favorire paradigmi di prevenzione.

L’esposizione, curata da Isabella Saggio, genetista, docente presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie ‘Charles Darwin’della Sapienza Università di Roma, e Fabrizio Rufo, bioeticista, docente presso il Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza Università di Roma, con il coinvolgimento dei migliori esperti di biodiversità in Italia e con il contributo degli oltre duemila ricercatori del National Biodiversity Future Center, descrive il fondamentale ruolo della ricerca nello studiare, preservare e restaurare il patrimonio naturale del nostro Paese. Biologi, naturalisti, genetisti, antropologi, ecologi, urbanisti, architetti, artisti hanno offerto il loro prezioso contributo e le proprie competenze per raccontare in modo esauriente un tema così complesso.

La mostra si avvale di un comitato scientifico d’eccellenza e di livello internazionale, composto dal Premio Nobel Giorgio Parisi, da Enrico Alleva, Carlo Blasi, Stefano Boeri, Ferdinando Boero, Maria Chiara Carrozza, Luigi Fiorentino, Enrico Giovannini, Vittorio Lingiardi, Antonella Polimeni e da Ling San.

Percorso espositivo

‘Elogio della diversità’ è un viaggio, fisico e immaginifico, nelle diversità del nostro Paese.
La bellezza e l’importanza della biodiversità sono raccontate attraverso una commistione di linguaggi in cui si fondono rigore scientifico e suggestione estetica, spiegazione ed emozione.

La narrazione testuale sintetica dominata dalla contemplazione di reperti originali emozionanti e spesso inediti è arricchita da video, apparati iconografici e ricostruzioni.
Contribuisce a questa immersione l’allestimento progettato da Marisa Coppiano Maison e realizzato da Opera Laboratori.

Il pubblico si immerge così nella ricchezza degli ambienti terrestri e marini come in una fiaba, circondato dalla ‘meravigliosa prepotenza’ della natura con animali e piante enormi, coralli e stelle marine gigantesche.

Filmati immersivi realizzati da Punto Rec Studios, con la composizione ed esecuzione di colonne sonore composte specificamente per la mostra, offrono un ulteriore senso di meraviglia portando visitatrici e visitatori dentro le venature di una foglia, sulle ali di un insetto e nelle profondità del Mediterraneo.

Nell’affrontare le diverse tematiche, anche l’allestimento cambia, a sottolineare le differenze tra la biodiversità naturale, quella urbana e quella genetica. Veri e propri contesti narrativi, che aiutano a comprendere le ‘diverse diversità’.

In mostra il pubblico diventa protagonista attivo della visita attraverso l’utilizzo di exhibit interattivi digitali, progettati da Limiteazero, che permettono di approfondire alcuni temi essenziali, come l’impatto della nostra specie sul pianeta e sulla biodiversità, dove la riflessione personale diventa fondamentale.

Tra le modalità con cui viene illustrata la biodiversità italiana, si possono osservare molte tassidermie storiche e reperti rari provenienti da musei scientifici di tutta Italia, tra cui spiccano un grande squalo bianco e una foca monaca dal Museo di Storia Naturale di Genova, un orso marsicano e un’aquila reale dal Museo Civico di Zoologia di Roma, un pesce siluro dal Museo di Storia Naturale di Pavia, un grande pesce luna e un lupo dai Musei di Anatomia Comparata e di Zoologia della Sapienza Università di Roma.

La ricchissima varietà di specie viene presentata grazie a suggestive installazioni a metà tra scienza e arte: collezioni di insetti – Museo di Zoologia, Sapienza Università di Roma -, crostacei – Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli – e preparati in vitro – Museo Civico di Zoologia di Roma, Museo Erbario della Sapienza, Anton Dohrn – si intrecciano con le ricostruzioni zoologiche dell’artista Lorenzo Possenti, ‘scultore della natura’, e con l’opera site-specific ‘Otto miliardi’ dell’artista Manuel Felisi.

L’esposizione affronta anche il tema della biodiversità genetica degli italiani partendo dalla preistoria: è esposto, in originale, il famoso ‘uomo della Maiella’, in realtà una donna di una delle prime comunità di agricoltori e allevatori arrivati in Italia intorno al 6.000 a.C., prestato dal Museo di Antropologia della Sapienza.

La varietà di cibi e di materiali che la natura ci offre è illustrata da una collezione di modelli di frutti realizzati e dipinti a mano nel XIX secolo da Francesco Garnier Valletti, Museo della Frutta ‘Francesco Garnier Valletti’ e Accademia di Agricoltura di Torino, e da due chitarre realizzate, tra il XVIII e XIX secolo, con legni e altri pregiati materiali naturali, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma.

Public Program ed Educational

Accompagna la mostra un ricco programma culturale per offrire al pubblico nuove esperienze e approfondimenti: in Sala Auditorium di Palazzo Esposizioni Roma un ciclo di incontri a ingresso gratuito porta alla scoperta del ruolo cruciale della biodiversità per l’ecosistema e la vita umana, attraversando boschi urbani, oceani e luoghi desertificati dai cambiamenti climatici, in compagnia di esperte ed esperti del settore, nel tentativo di rispondere tutti insieme alle sfide che la natura ci pone.

Mentre la Sala Cinema propone la rassegna cinematografica a ingresso gratuito Chi ha paura della natura?, che si focalizza sulle emozioni, quali ansia e senso di impotenza, suscitate dai cambiamenti traumatici dell’ambiente naturale.

Un percorso dalla paura per l’estraneità della natura verso un’esperienza di ascolto e simbiosi, attraverso lo sguardo di Hitchcock, Herzog e altri autori contemporanei, che viene introdotto dalla riflessione su Ecologia, ecoansia e mente-ambiente dello psicoanalista e accademico Vittorio Lingiardi.

La mostra, il cui tema è di assoluto interesse in particolare per le nuove generazioni, si è dotata di una specifica proposta per le scuole di ogni ordine e grado, con visite guidate e laboratori ad hoc, co-progettate con esperti di didattica delle scienze in ambito museale.

Le sezioni della mostra

Il caleidoscopio della diversità

Nella prima sala immersiva una proiezione digitale a 360° è l’inizio del viaggio nella diversità.

In una forma tra realtà e astrazione, piccoli o grandi, terrestri o marini, animali, vegetali, funghi e batteri: un entusiasmante caleidoscopio di forme e colori, suoni e parole per scoprire un mondo di diversità.

Terrestri

Come Alice nel Paese delle Meraviglie, le visitatrici e i visitatori miniaturizzati si ritroveranno all’interno di un grande prato, in cui la nostra specie si fa piccola per osservare meglio le altre. Un viaggio lungo l’Italia alla scoperta degli esseri viventi che la abitano, le specie in pericolo e quelle invasive.

Mediterranee

Il viaggio prosegue sott’acqua, con le specie che abitano il Mediterraneo, fragili e che vanno preservate.

Urbane

Vivono insieme a noi, nelle nostre città, ma spesso non ci accorgiamo di loro: animali e piante hanno scelto l’ambiente urbano come nuovo habitat e in questa sezione è illustrata la vita dei nostri ‘vicini di casa’.

Genetiche

Il nostro Paese è un hotspot di biodiversità, tra i più alti in Europa, e questo vale anche per la nostra specie. Nei nostri geni, ma anche nella nostra lingua e nella nostra cultura, sono conservate tracce di tutti i popoli che nei millenni hanno abitato la nostra Penisola.

Utili

Salute unica o One health: questo il concetto che sta alla base della mostra. La Terra può sopravvivere e prosperare solo se si riflette sulle interazioni fra uomo e natura, fra uomo e pianeta. La diversità, infatti, è diretta fonte di risorse per gli esseri umani: cibo, farmaci, materiali, acqua dipendono e derivano dalla biodiversità.

Antropiche

Ancora in un’ottica One health, è necessaria una riflessione sulla ‘era dell’essere umano’ e del suo impatto sulla Terra.
La ‘era dell’essere umano’ è raccontata in modo interattivo, sfidando il pubblico a scoprire quali sono i problemi legati al suo stesso impatto sul pianeta.

Protette

Il problema della salvaguardia della biodiversità sembra irrisolvibile a ciascuno di noi. Ma non è così: governi, istituzioni, enti di ricerca, Forze dell’ordine, aziende private sono impegnati nell’affrontare una sfida verso cui la sensibilità dell’opinione pubblica è sempre più attenta.