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Elezioni Europee: i risultati.



Non è facile individuare una maggioranza dal risultato delle recenti elezioni europee. Il partito socialista e quello popolare escono ridimensionati, mentre il dato ” sorprendente” è stato il boom degli euroscettici.

Il PPE è quello che ha subito la sconfitta maggiore; esce da queste elezioni europee con 212 seggi, rispetto ai 276 precedenti. I popolari riescono, però, a rimanersi a galla  grazie al CDU tedesco, il quale si aggiudica quasi 30 deputati ovvero la guida del partito. Tutto questo comporterà la necessità di alleanze per il partito popolare e questa potrebbe scattare proprio con i socialisti.

Il partito socialista europeo, anche lui uscito sconfitto dalle elezioni, riesce a salvarsi grazie al PD italiano, che ora diventa la delegazione più importante, addirittura potrebbe prospettarsi la possibilità di una scalata di Gianni Pittella, candidato PD che ha preso più voti, alla presidenza del Parlamento europeo. Questi risultati ovviamente vanno a favorire la posizione dell’Italia, in quanto è riuscita a riprendere credibilità in Europa ed avrà la possibilità di avere maggior voce  in capitolo. Ed infatti Matteo Renzi, proprio per questo risultato, ha incassato l’appoggio di Martin Schulz, candidato del partito socialista alla Commissione europea. Secondo Schulz, il partito democratico ha avuto il coraggio di chiedere un” cambiamento di rotta” all’Europa  e la sua volontà riformatrice è profonda, improntata alla giustizia sociale, accogliendo le esigenze degli italiani, senza però cedere al populismo.

Per quanto riguarda gli altri partiti e movimenti che si sono presentati alle elezioni europee ci sono: i verdi, i quali possono esser soddisfatti dei 55 seggi presi dai tedeschi, mentre cadono i liberali che perdono 15 deputati rispetto al 2009, passando da 85 a 70 seggi. I conservatoriECR, composto da polacchi del PO e tories inglesi perdono 44 seggi, ma potrebbero crescere inglobando gli Adf  tedeschi, no euro. Il m5sindignados spagnoli invece, non avendo rappresentanti a Bruxelles, dovranno decidere di quale formazione far parte, ovviamente questo avrà delle conseguenze sugli equilibri dell’intera aula. La sinistra europea, Gue, passa da 35 a 43 deputati grazie ai voti  della Grecia.

Il dato sorprendente riguarda invece gli euroscettici. Il Front National che ha preso il 25%, l’Upik  in Inghilterra e OEVP  in Austria. In Italia la Lega Nord si è unita a questi movimenti, ai quali insieme spettano 38 seggi.  Tutti questi partiti  e movimenti andranno a formare il fronte degli   euro scettici, contrari  all’ euro ed  al mercato interno, che potrebbero ostacolare le attività  del parlamento europeo.

Vista la vittoria del PPE, dovrebbe essere il suo candidato ovvero Jean- Claude Juncker, lussemburghese, ex presidente  dell’ Eurogruppo e candidato  di Angela Merkel, ad essere indicato dal consiglio europeo come successore di Barroso. La risposta  definitiva arriverà solo martedì.

Monica De Lucia.

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.

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