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ElementAria

ElementAria di Vincenzo Cacace


Olio su tavola, cm.83×37

… nel definir dell’Essere e la sua Ragione…
… Sublime “Spirto” è… la “Pictura”.
Arte d’Apelle, visione che s’etterna… e… tutto ciò che insegue è Filamento, che la Vita intreccia… e lei, Maestra, cerca, laddove tal Principio asconde… ed io, “animo testardo” con li suoi “instrumenta”, apprendo, svelo e poi ri-velo ed a tal fin quel poco… manifesto!

… prospettive di scenari, sono erette e puntellate… come Iconostasi delle Umane Architetture… come platee allineate di silenti mura, attente al dialogar tra le Iper-uraniche ispirazioni… ed archetipali soluzioni elementali, che seguono percorsi verso i quali, sul limitar dell’Orizzonte e… al confluir del vento, la luce vespertina si adombra.

Una parola passa da bocca ad orecchio… costruire…! Eh sì!

Infine, dovremo pur riprendere nelle nostre mani tutti quegli strumenti precisi, tarati che, ci consentano di farlo.

Esistere… è Senso trasmutativo e catartico dell’Anima che tende allo Spirito Eterno… e richiede un continuo esercizio di riscatto, da noi, confusi e presi come siamo a difenderci o a subire non solo gli assalti delle banali apparenze… ma quel che è peggio “resilienti” perché costretti ad esserlo, nel dimostrare che riusciamo a sopportare tutte le privazioni, tutte le amputazioni del nostro “benessere”, compresa quella “Fiera delle Vanità”, che consideriamo coacervo di piccole libertà mentre neanche… più si ricorda quella Vera, Alta, Consustanziale alla Dignità d’Essere, quella che, viene “estinta” irrimediabilmente… senza clamore o taciti consensi.

Scorrono quindi, in sequenza, teorie d’immagini, come aneliti che indagano una sorta di miraggio, un “Effetto Morgana”… forse in un’utopica “Civiltà del Vento” ma già, via via sulla “strada” del Possibile… in essa, unici rumori oltre quelli della fauna più varia o di ciò che ne rimane… si ascoltano nel ricordo delle “cose” remote… i cigolii delle ruote, il garrire delle vele e delle bandiere, il fruscio dei canneti con i sibilanti “canti zefirei”… e lo stormire delle foglie o il battito d’ali degli uccelli… e poi… anche qui, sopravvissuto alla trasmutazione, descritta dal dipinto, “immaginata”, è quell’umano vociare ma non del “cantiere” che edifica… e nemmeno della parola che “etifica”!

Perché?

“Vociare nell’Agorà dell’Esistenza nella quale pur si paventa proprio quella parola al vento”, sperperata e vana, inutilmente ciarliera, ricca di bugie, di false promesse… fonetica “azzimata”, espressione di quella mendacità imbonitrice che si dovrebbe bandire… e per sempre… dal piano della “Logheia”, dal quel confronto delle sincere “opinioni” che abbiano senso e riescano a riconoscersi nella Dignità della Ragione.

Umane… congiunte polarità, fissano quelle lontananze nelle quali individuare la Sacralità del costruire, seguendo il dettato ideale di un’ispirazione interiore, strettamente connessa… ad un’omnicomprensiva aspirazione Civile, basata sull’utilizzo dell’Elementale… attraverso opportune, vitali modificazioni.

Ogni sguardo si volge determinato alla Speranza che mai deve abbandonare l’Essere vivente che coscientemente si avvii al Futuro.
E… i suoi semplicissimi strumenti… quelli che richiedono ancora un rapporto intellettivo con una diretta manualità… ancora “percorrono” la ricerca di alternative Energie capaci di unire gli stati della fisicità e… del Pensiero… risorse troppo a lungo dimenticate nei tempi dell’effimero trionfalismo.

Si muove… spinta dall’eolica energia come un naviglio in un deserto “mare”, una macchina riconvertita dall’Idea… rapida… sfuggendo all’Ideologia… e dai “canoni” asfittici ed al contempo asfissianti, teorizzati dai dilettanti del permissivismo liberticida, dettati e fatti rendere operativi da “leader” dell’homo minimalis… deteriore involuzione di un ideale processo formativo che, invece, per l’impegno preso con i valori della vera Tradizione, lo avrebbe voluto  non come oggetto ma… soggetto di quella Misura… misurante, dell’Universo intero.

Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.

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