Dopo la sconfitta contro la Juventus da più parti si è parlato di Napoli ridimensionato, di squadra non ancora all’altezza per giocarsi lo scudetto, di una mentalità vincente ancora da acquisire. Eppure, fino al giorno prima, i commenti erano tutt’altri: rosa di primo livello, tesoretto Cavani speso ottimamente, progetto vincente. Di certo il 3-0 subito in quel di Torino deve far riflettere, l’alibi arbitraggio non può reggere per una sconfitta così pesante e, soprattutto, per come è maturata.
La squadra, nella prima mezz’ora di gioco, è stata letteralmente in bambola dei bianconeri. La difesa non è apparsa irresistibile dove Maggio e, soprattutto, Armero, non hanno garantito una copertura adeguata; il centrocampo non è riuscito ad arginare Pirlo e soffriva la verve di Pogba, spesso preso anche in inferiorità numerica. Gli attaccanti, abbandonati al loro destino, si sono dovuti, giocoforza, affidarsi solo all’inventiva dei singoli, rendendo facile la vita ai difensori bianconeri. Un copione, tra l’altro, già visto contro l’Arsenal ed, in parte, contro la Roma, e, non a caso, anche in quelle circostanze sono maturate sconfitte senza segnare alcun gol. Il Napoli, insomma, ha fallito i tre incontri topici con prestazioni opache dal quale, per mister Benitez, devono sorgere dei punti di riflessione, su modulo, atteggiamento mentale ed il caso Hamsik che mal si adatta nel ruolo di rifinitore. Ma ciò non deve, però, creare allarmismi inutili. Il Napoli è in piena corsa per lo scudetto ed anche in Champion’s League, in un girone della morte, sta facendo un ottimo cammino. La vetta è a soli quattro punti e, al ritorno, tutti gli scontri diretti eccezion fatta, per il match contro l’Inter, si giocheranno al San Paolo. Di certo un allenatore esperto e navigato come Rafa Benitez avrà notato le evidenti lacune della sua rosa, ma arrivare a Gennaio con un gap colmabile ed intervenire sul mercato, è un’operazione più che fattibile. Diciamocela tutta: da quanto tempo non si vedeva un Napoli giocare così bene, vincere imponendo il proprio gioco e non affidandosi alle ripartenze veloci? Da quanto non si sognava lo scudetto, non si vinceva a Milano sponda rossonera, si annichilivano i vice campioni d’Europa? Da quando non si acquistavano calciatori che arrivano direttamente da squadre come Real Madrid o Liverpool che hanno alzato la Coppa dalle grandi orecchie? Il Napoli è ancora forte, può dire ancora la sua e far sognare i cuori azzurri, speranzosi di tornare a vincere quel tanto sospirato tricolore.