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Eccellenze bando su misura 16.2 PSR Toscana

Innovazione


Sei progetti altamente innovativi

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Si chiamano agrinnovatori e per loro l’agricoltura è già il futuro. Sono imprenditori agricoli dallo sguardo lungo, che hanno a cuore il loro lavoro e il Pianeta e hanno dato alla creatività un posto d’eccellenza.

Caratteristiche perfette che hanno permesso di partecipare al bando dell’innovazione in agricoltura ovvero ‘Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie’ in attuazione della sottomisura 16.2 del PSR e che nel 2022 ha messo a disposizione 7 milione e 700mila euro.

Una cifra che ha permesso di finanziare 40 progetti pilota, una prima tornata di 10 ad ottobre 2022 e una seconda di 30 a maggio 2022.

Alcuni dei frutti sono stati i protagonisti stamani in Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati nell’ambito del talk show ‘Alimentiamo l’innovazione creativa’.

Sei i progetti altamente innovativi sono stati illustrati dai loro ‘creatori’ in un video poi commentati nel corso della iniziativa dal Presidente Eugenio Giani, dalla Vicepresidente e Assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, Roberto Scalacci, Direttore agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana, Fausta Fabbri, Dirigente Settore innovazione in agricoltura, Marco Vieri, ordinario Dagri dell’Università di Firenze, l’agronoma Rosanna Zari.

Ha detto il Presidente Eugenio Giani:

È bellissimo il concetto di agrinnovatori e mi fa piacere averli conosciuti e averli sostenuti grazie a questo bando sull’innovazione emesso dalla Regione da oltre 7 milioni e 600mila euro.

L’agricoltura sta diventando attività sempre più fondamentale, che in quanto tale la Regione sostiene e valorizza, perché crea occupazione, equilibrio nell’ambiente e sul territorio.

La Toscana che, sotto questo aspetto è una regione da primato, basti pensare all’alta percentuale di produzione biologica che l’ha collocata prima in Italia, sa che gli investimenti in innovazione fanno parte del suo Dna e per questo ci punta.

Non a caso è qua che è nata l’Accademia dei Georgofili nel 1752, animata proprio dalla missione e dalla finalità di creare nuove tecnologie in agricoltura.

È dunque seguendo lo spirito che da sempre ci anima che potremo continuare su questa scia dell’innovazione, sviluppandola e investendoci a beneficio tutto della sostenibilità, della qualità dei prodotti, del paesaggio e dell’attrattività che anche per questi motivi, fa della Toscana una delle regioni più amate da chi la visita.

Ha detto la Vicepresidente Saccardi:

Credo sia fondamentale oggi riflettere sull’innovazione e presentare progetti che sono espressione della vitalità del mono agricolo che non si limita a gestire quello che accade, ma prova a utilizzare le risorse pubbliche per fare sinergia con l’Università, il mondo della ricerca e anche per provare a innovare salvaguardano la qualità e le nostre tradizioni.

Il mondo agricolo del futuro si salverà in questo modo anche rispetto alle indicazioni che arrivano dall’Europa. Si salverà se avrà la capacità di provare a scommettere sul futuro e su un’agricoltura diversa, più resiliente rispetto ai cambiamenti climatici e nello stesso tempo con la capacità di porsi nei confronti dell’ambiente in modo più consono dimostrando che l’agricoltura è un elemento di ricchezza per l’ambiente e non di danno.

I progetti presentati:

– Progetto DRONE4AGRI – Introduzione di droni innovativi per l’ottimizzazione della difesa fitosanitaria nelle aree di eccellenza agricola toscana al fine della riduzione degli impatti ambientali, della salvaguardia della salute di lavoratori, astanti e della competitività

Tematica di riferimento: Agricoltura e selvicoltura di precisione, digitalizzazione dell’agricoltura e del settore forestale, adozione di sistemi di supporto alle decisioni, DSS.

Obiettivi: Il progetto intende verificare l’utilizzazione dei droni per effettuare la distribuzione aerea dei prodotti fitosanitari. I droni per applicazione aerea a bassissima quota, 2 – 3 m dal suolo, sono uno strumento essenziale di ammodernamento delle attrezzature agricole che consentono di aumentare la competitività economica delle aziende agrarie andando a ridurre notevolmente gli input produttivi, prodotti fitosanitari, concimi, energia, acqua, tempo di esecuzione delle operazioni, e i fenomeni di compattamento del terreno.

Capofila: Giovanni De Andreis, impresa agricola, Murlo (SI)
Altri Partner: Altre tre imprese agricole, DAGRI – UNIFI, Agenzia formativa, Federazione Strade del vino e dell’olio e dei sapori della Toscana
Contributo complessivo richiesto: 197.428,55 euro

– Progetto ABIC – Avicoltura boschiva innovativa e circolare con valorizzazione dei prodotti, sottoprodotti e servizi

Tematica di riferimento:
– Bioeconomia ed economia circolare – valorizzazione economica di sottoprodotti agricoli e forestali, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia;
– Miglioramento della qualità e sostenibilità dei prodotti agricoli anche in funzione dei nuovi orientamenti di mercato;

Obiettivi: il progetto è volto:
– al miglioramento delle prestazioni economiche e aumento della quota di mercato delle aziende avicole, che effettuano allevamento silvo-pastorale innovativo e circolare del pollo autoctono del Valdarno;
– allo sviluppo multifunzionale delle aziende e del territorio attraverso la costruzione di esperienze turistico-culturali-ambientali innovative di avi-turismo all’interno dell’ambiente di allevamento.
– alla produzione e vendita di prodotti tessili e artigianali di neo-lusso basati sull’utilizzo dei sottoprodotti e degli scarti, con specifico riferimento alle piume.
Capofila: Peri Laura – impresa agricola, Montevarchi (AR)

Altri partner: altre due imprese agricole, PMI. L’azienda Mazzanti Natalina srl lavora dal 1935 a Firenze nel campo delle piume, riassemblando piume di gallina, pollo, tacchino e struzzo in accessori e complementi per il mercato moda, accessori e design, Accademia del pollo.
Contributo complessivo richiesto: 199.988,14 euro

– Progetto CANA – MA.NO – Canapa Mare Nostrum: il made in Italy dei prodotti dalla canapa da fibra di qualità

Tematica di riferimento:
– Bioeconomia ed economia circolare, valorizzazione economica di sottoprodotti agricoli e forestali, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia;

– Miglioramento della qualità e sostenibilità dei prodotti agricoli anche in funzione dei nuovi orientamenti di mercato.

Obiettivi: Il progetto intende utilizzare fibra di canapa di qualità made in Italy, prodotta con metodo biologico e macerata microbiologicamente in condizioni di anaerobiosi e termofilia attraverso un processo innovativo del tutto naturale ed ecosostenibile, come materiale base per la lavorazione nelle cartiere, nell’industria tessile e cosmetica.

Capofila: Società Agricola di Suvignano Srl in gestione a Ente Terre Regionali Toscane, impresa agricola, Monteroni d’Arbia e Murlo (SI).

Altri partner: Altre due aziende agricole, Canapafiliera SRl (PMI), Lucense, Consorzio Polo Tecnologico Magona e Next Technology Tecnotessile, Soggetti privati operanti nella produzione e trasferimento di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, CAICT Srl.
Contributo complessivo richiesto: 200.000 euro

– Progetto PizzAgricola – Una rete regionale biologica e biodinamica innovativa e certificata per la creazione di una filiera agricola per la pizza toscana

Tematica di riferimento:
– Bioeconomia ed economia circolare, valorizzazione economica di sottoprodotti agricoli e forestali, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia;
– Miglioramento della qualità e sostenibilità dei prodotti agricoli anche in funzione dei nuovi orientamenti di mercato.

Obiettivi: Il progetto è finalizzato al recupero e alla valorizzazione degli scarti della produzione del settore olivicolo-oleario per creare prodotti innovativi con proprietà funzionali, rientrando pienamente nel concetto di bioeconomia ed economia circolare per poi giungere alla realizzazione di una filiera per la pizza di qualità tracciata made in Tuscany

Capofila: APAB APS, Associazione di promozione sociale, Firenze

Altri partner: n.2 imprese agricole, DISIA – UNIFI, Associazione per l’Agricoltura biodinamica, Bioadhoc srl, START UP Innovativa
Contributo complessivo richiesto: 198.789,66 euro

– Progetto Vivabio – Vivaismo bioresiliente in provincia di Pistoia

Tematica di riferimento:
– Bioeconomia ed economia circolare, valorizzazione economica di sottoprodotti agricoli e forestali, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia.
– Miglioramento della qualità e sostenibilità dei prodotti agricoli anche in funzione dei nuovi orientamenti di mercato.

Obiettivi: Il progetto intende valorizzare la “bioresilienza” delle colture vivaistiche attraverso l’impiego del cippato per pacciamatura e di principi attivi biologici di origine forestale, tannino liquido e wood vinegar, per stimolare la resistenza delle piante a patogeni e a stress ambientali, termici e idrici, oltre a valutare l’impiego in vivaio di tecnologie di sanificazione della vasetteria basate su principi attivi biocompatibili, ozono liquido e gassoso.

Il progetto collega la valorizzazione di prodotti secondari della filiera forestale con la tematica della riduzione degli input chimici per il settore florovivaistico pistoiese, che presenta problematiche rilevanti di inquinamento delle falde acquifere da fitofarmaci.

Capofila: Orlandini Antonio, impresa forestale, Pistoia.

Altri partner: Vannucci Piante, Azienda Agricola Forestale Lenzi, DAGRI-UNIFI, CIA Toscana
Contributo complessivo richiesto: 200.000 euro

– Progetto Ecoflorland – Coltivare la bellezza: ecosistemi e valorizzazione territoriale

Tematica di riferimento: Valorizzazione economica dell’agrobiodiversità e della multifunzionalità dell’impresa agricola.

Obiettivi: Coltivare la Bellezza è un progetto volto a promuovere un modello di sviluppo sostenibile fondato sulla propensione all’innovazione, sulla cooperazione, sulla esaltazione della bellezza territoriale e sulla
salvaguardia dell’ambiente in termini di risorse e di biodiversità.

Il progetto è volto a conciliare due obiettivi generali: il miglioramento delle prestazioni economiche di tutte le aziende agricole partecipanti attraverso la diversificazione delle attività; una maggiore sostenibilità delle colture e attrattività delle aziende e del territorio attraverso la realizzazione di pratiche agricole “benefiche per il clima e l’ambiente”, inerbimento delle interfile delle loro colture di pregio – vite e olivo – e coltivazione di piante da fiore di interesse apistico.

Capofila: Società Agricola La Torraccia di Chiusi SRL

Altri partner: Azienda Agricola Poggiacolle di Stefano Bartali, Tenuta di Decimo Società Agricola srl, Ortobioattivo Az. Agricola di A. Battiata, Casa Lucii Società Agricola Semplice, Podere Magione di Lanciotti Renata, Toscana Formazione SRL, PIN SCRL servizi didattici e scientifici per Università di Firenze, Biodistretto San Gimignano
Contributo complessivo richiesto: 200.000 euro

Video dei progetti presentati

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