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Eccedere – Visionari della Bellezza

Eccedere - Visionari della Bellezza


La morte del Pensiero porta le città a cedere alle illusioni dei Masaniello,
le nazioni e i popoli a sentirsi perennemente aggrediti,
dal doversi difendere di volta in volta dal nuovo nemico
[così]* inventato ad arte per meglio controllare le pulsioni di autonomia del cittadino,
torri gemelle per aprire conflitti,
guerre sante e di religione,
economie di protezione ed egoistiche ricette economiche di conservazione,
porte sante da aprire e chiudere ogni volta che il genio ecclesiastico
punta al clamore della folla
più che al Vangelo da passare.

da: I visionari della bellezza.
di: Gennaro Matino
in: www.LaRepubblica.it il: 16/07/17
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/07/16/news/i_visionari_della_bellezza-170878144/

E così, giorno dopo giorno, si cede a comportamenti basati sul sospetto, sul prendere le distanze. Comportamenti reiterati che assurgono, oramai, a cultura dell’isolamento.
Isolamento spinto fino alla non accettazione della diversità.

La non conformità è il primo motivo di sospetto.

Al tempo stesso siamo disposti a non cedere ed a scendere in piazza manifestando, gridando e bloccando strade e città. Tornando, il giorno dopo, nella routine quotidiana.

Ma questo è anche il sintomo di una condizione patologica accessoria ed aggiuntiva, ma non meno grave, della nostra condizione umana che viene spinta alla ritualizzazione dell’eccesso.

Eccesso offerto in contrapposizione ad un altro eccesso.
Giustificando, così, in una mortale equazione l’Eccedere: superare il limite, andar oltre i confini.

Ricordate le lapidazioni, le impiccagioni, le ghigliottine, le fucilazioni, la sedia elettrica.
La ritualizzazione dell’eccesso è offerto in mancanza e/o per la privazione di spazi fisici e sociali di esercizio di capacità della socialità.

La crocchetta per la deprivazione esercitata, ma ahimè spesso non compresa e, sempre, subita.

Le nostre Città sono, di fatto, divenute infide alla vita all’aperto dei nostri ragazzi; sono funzionali, e spesso mal funzionanti, solo per l’apparato produttivo. E tutti gli altri?

*nota di Alfredo Marinelli

Autore Alfredo Marinelli

Alfredo Marinelli è Professore di Oncologia presso l’Università Federico II di Napoli, nonché docente e componente del board scientifico dell’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” di Roma. Oltre che di pubblicazioni scientifiche è coautore di testi universitari per Mcgrow Hill et al. È componente del Grande Oriente d’Italia – Massoneria Universale. Profilo ed attività presenti su www.Linkedin.com

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