Grande successo per la commedia della famiglia Gallo
Ieri sera presso il Teatro Cilea di Napoli, ore 18:00, abbiamo avuto il piacere di assistere all’ultima replica napoletana finora prevista della simpaticissima commedia ‘È tutta una farsa’, ovvero ‘Petito’s Play’ scritta e diretta da Gianfranco Gallo, in scena con Massimiliano Gallo, Gianluca Di Gennaro, Arduino Speranza, Bianca Gallo, Anna De Nitto, Francesco Russo, Ursula Muscetta.
L’opera, prodotta da Anfhoras Production, toccherà alcune piazze campane, calabresi e lucane per poi essere al Teatro Marconi di Roma dall’8 al 22 dicembre e concludere la stagione al Teatro Manfredi di Ostia dal 29 marzo al 10 aprile.
Già durante la conferenza stampa di presentazione dell’opera, tenutasi il 10 novembre presso l’Accademia dello Spettacolo del Teatro Cilea, avevamo avuto chiarimenti dettagliati sulla rappresentazione, ma, come succede in questi casi, assistervi è decisamente un’altra cosa.
La compagnia tutta, esplosiva e dirompente, con la sua indiscussa professionalità, coinvolge il pubblico attraverso la comicità classica partenopea tra Commedia dell’Arte, farsa e nuove rivisitazioni.
Tanti e riconoscibilissimi gli illustri omaggi alla tradizione che ha fatto grande nel tempo la storia del teatro napoletano rendendolo unico al mondo: le atellane, Petito, Totò, Scarpetta, i De Filippo, Troisi, Merola, i fratelli Marx, i fratelli Giuffrè.
Abbiamo assistito a ciò che Gianfranco Gallo definisce ‘Oltradizione’, quel teatro che viene dall’Oltre ed è diretto ad Oltre. Non affatto immobilismo culturale, piuttosto un sapiente utilizzo dei punti di forza del classico resi attuali e moderni, proprio per essere meglio compresi anche dal folto pubblico giovanile presente in sala.
Più tardi, nei saluti in camerino, Massimiliano Gallo ci racconterà che Gianfranco ha sentito il bisogno di scrivere una pièce che, in qualche modo, potesse fissare le regole della tradizione, anche se rimodellate; la Commedia dell’arte, così affascinante proprio perché basata su un canovaccio invece che su un copione scritto, si fonda sull’improvvisazione seria e credibile, in cui gli spettatori diventano parte attiva, ed è, proprio per questo, un patrimonio importante da preservare. In questo teatro di sperimentazione con il pubblico, i fratelli Gallo riescono a far divertire molto la platea giocandovi di continuo.
“Racconto un mondo di maschere in cui la maschera non ci sarà, se non come semplice elemento scenografico, una grande maschera di Pulcinella che rimanda alla bocca della Verità che si apre e si chiude, generando e divorando gli attori, emblema di un’intera genia di teatranti” ci aveva rivelato Gianfranco Gallo in conferenza stampa.
Ed ecco infatti, quando telone si apre, una splendida maschera di Pulcinella, di 5×3,5mt, che si dischiude e rivela la scena, o meglio, nuovi sipari che nascondono altro di ben più profondo se solo si è attenti a cogliere gli innumerevoli messaggi lanciati. Più delle imponenti dimensioni della maschera è il significato stesso che assurge ad essere importante, quale contenitore di tutte le maschere di Petito, perché il grande Antonio, ha ancora tanto da raccontare. Si sarebbe potuta anche realizzare una maschera immensa, ma sarebbe sempre stata ‘piccola’ per racchiudere le intense energie dello spettacolo.
Ottimi tutti gli attori quanto ad interpretazione, affiatamento, presenza scenica.
I costumi, molto belli e curati, sono radicati nella tradizione, ma al contempo, aperti ad un teatro molto moderno e, proprio per questo, senza tempo e senza epoca.
Le musiche sono un riuscitissimo mix tra ritmi popolari e pop.
Splendide le canzoni cantate insieme da Gianfranco e Massimiliano e l’incantevole voce solista di Bianca, che, in modo toccante ed emozionante, onora Giuni Russo ne’ “’A cchiù bella”.
Gli artisti coinvolti riescono a rapire e divertire il pubblico proprio perché sono loro stessi i primi a divertirsi durante lo spettacolo. Personaggi surreali a tratti e molto suggestivi che sembrano a primo acchito esulare dal teatro napoletano, ma che in realtà vi sono profondamente radicati.
La famiglia Gallo, in un’atmosfera piacevolissima, trascina il resto del cast donandosi al pubblico e formando, così, una sorta di allegra famiglia allargata.
La sfida di Gianfranco di far apparire nella commedia le proiezioni dei personaggi da cui sono partiti in ‘È tutta una farsa’ si realizza in pieno.
Autore Lorenza Iuliano
Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.