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‘E-qui-no! – Una parabola sul mestiere dell’attore’ al Teatro Elettra

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'E-qui-no! - Una parabola sul mestiere dell'attore'


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In scena dal 17 al 20 gennaio a Roma

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 17 al 19 gennaio, ore 21:00, e il 20 gennaio, ore 18:00, presso il Teatro Elettra di Roma andrà in scena lo spettacolo ‘E-qui-no! – Una parabola sul mestiere dell’attore’, scritto e diretto da Eliseo Pantone, con Gregorio Braguzzi, Gianpaolo Caprino e Teresa Nardi.

Sinossi:
Per un cavallo da soma, dopo una vita passata a sgobbare nei campi, si accende il sogno di vincere la corsa equestre della città ma il padrone lo sta portando in realtà al macello. Una metaforica parabola del lavoro dell’attore nel nostro millennio, il rapporto con registi che lo vedono solo come bestia buona a sgobbare e da dare in pasto al pubblico che spietato è pronto a farlo a pezzi.

L’incomunicabilità tra questi mondi e la necessità di ritrovare un contatto sta alla base di questo testo. Lo spettacolo verte sulla conquista dell’esperienza necessaria da parte dell’attore/cavallo per slegarsi dal padrone o regista sconsiderato. A differenza di uno spettacolo convenzionale, il nostro coinvolge in toto lo spettatore, portando gli attori a recitare direttamente tra il pubblico, non in una mera performance, ma in un vero coinvolgimento narrativo ed emotivo. Gli stessi attori infrangono totalmente la quarta parete permettendo all’universo scenico creato fino a quel momento, di
amalgamarsi con l’universo reale in cui si trova il pubblico e il mondo quotidiano.

Presentazione Kumpania:
Siamo il gruppo teatrale Kumpania, formato da una coppia di giovani attori provenienti da vari percorsi artistici. Il nostro concetto di teatro è come il Bonsai, ciò in cui non si vede la mano esterna, ciò che sembra naturale è quello a cui aspiriamo; a differenza del prato all’inglese, questa è la vera essenza di organizzare il chaos, “l’essenza di noi stessi”, fare qualcosa con la propria anima, creatività, impegno e amore.

Esperienza significa passare attraverso; per questo il nostro metodo di lavoro si suddivide in: una prima fase d’incontro e di conoscenza tra gli attori di costruzione di giochi attorali e improvvisazioni; una fase di attraversamento del testo fino alla svisceramento dei suoi più intimi segreti e alla costruzione dell’ossatura dell’animale scenico; infine una fase di riempimento dell’ossatura, la carne i muscoli i nervi dell’allestimento.

Andare in scena non pone termine al lavoro sul testo che rimane aperto ed in continua evoluzione. Quello che vogliamo realizzare è la riscoperta che il teatro è condivisione e non esclusività. Con-dividere significa dividere insieme con altri e, nella preparazione dei nostri spettacoli, condividiamo il nostro sudore e la nostra fatica, le nostre idee e i nostri spazi. Collaboriamo con altri attori e altre compagnie per realizzare esperienze di qualità per noi e per il pubblico.

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