Come noto, al vertice NATO di Madrid del giugno 2022 è stato adottato Nuovo Concetto Strategico dell’Alleanza che, oltre a designare la Federazione Russa come principale nemico, ha evidenziato l’aumento dell’importanza strategica della regione del Mar Nero.
Poiché l’importanza strategica della Romania è aumentata notevolmente nell’ultimo periodo, è naturale che l’aspetto della dotazione militare di questo Paese sia di grande interesse.
Va anche sottolineato che, negli ultimi anni, la diplomazia rumena ha condotto una campagna in tutte le riunioni della NATO per rafforzare ed aumentare la capacità di difesa del fianco orientale.
In questo contesto – subito dopo il 24 febbraio 2022 – il Paese ha annunciato che destinerà il 2,5% del PIL alla difesa per il 2023, con un aumento del 52,3% rispetto all’anno precedente.
L’intento della politica di difesa della Romania per il periodo 2023/2026 è quello di adattare l’esercito ai rischi e alle sfide specifiche dell’attuale contesto geopolitico, nonché di consolidare il suo profilo di partner strategico rilevante a livello NATO e UE.
In pratica, la Romania è gradualmente diventata un garante della sicurezza nella regione e questo status deve essere rinsaldato. La dotazione dell’esercito rumeno è finalizzata principalmente ad aumentare l’interoperabilità con gli alleati della NATO a tutti i livelli: terrestre, marittimo e aereo.
Tra i programmi di dotazione troviamo: l’acquisto di un sistema d’arma integrato SHORAD/VSHORAD, sistema d’arma individuale di tipo NATO, apparecchiature optoelettroniche, veicoli d’assalto anfibio di tipo AAV-7, sistemi C4l con capacità di integrazione IȘTAR, navi di tipo cacciamine, sistema di guerra elettronica mobile – SREM, sistema missilistico antiaereo portatile – MANPAD, sistema missilistico terra – aria HSAM – PATRIOT, sistema MLSR-HIMAS, per citare i più importanti.
Non viene tralasciata nemmeno l’infrastruttura militare: sostanziali investimenti sono mirati alla modernizzazione delle basi militari di Sibiu, Kogălniceanu, Câmpia Turzii, Mihai Bravu e Borcea e, non ultimo, alla modernizzazione degli ospedali militari in Romania.
L’attuazione di questi programmi di dotazione militare, insieme a seri sforzi di bilancio in un contesto economico difficile, aumenterà l’importanza strategica della Romania nella regione del Mar Nero e all’interno del fianco orientale della NATO.
Autore Antoniu Martin
Antoniu Martin, storico e analista politico rumeno, specializzato nella storia recente e geopolitica. Ha pubblicato diversi libri sul comunismo rumeno e dell'Europa Orientale, nonché studi e articoli su argomenti di attualità nel campo delle relazioni internazionali.