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Donne e politica: intervista a Sonia Palmeri

Sonia Palmeri, ph Viviana Falace


ExPartibus ha intervistato in esclusiva l’Assessore al Lavoro della Regione Campania in merito ai dati relativi alla presenza femminile in Parlamento e più in generale sul ruolo delle donne in politica

Il Senato della Repubblica ha diffuso di recente un dossier dal titolo “Parità vo cercando. 1948-2018. Le donne italiane in settanta anni di elezioni”, con l’intenzione di ricostruire l’andamento della presenza femminile in Parlamento. Il risultato è stato quello di rilevare nell’attuale legislatura, quella eletta lo scorso 4 marzo, dei numeri record, con una percentuale di donne del 35%, ben lontana, però, da una parità nei confronti dei colleghi uomini.

ExPartibus per commentare questi dati, ha intervistato Sonia Palmeri, Assessore al Lavoro della Regione Campania, di recente nominata Cavaliere della Repubblica. Cordiale e disponibile, come sempre, ha risposto di buon grado alle nostre domande.

Dopo le ultime elezioni politiche si è anche analizzata la presenza di donne in parlamento, in crescita ma ancora lontana dalla parità. Cosa manca ancora? Cosa è possibile fare?

Beh, innanzitutto, non è da sottovalutare il numero di donne elette in parlamento, che è andato man mano crescendo nel corso delle successive legislature.
Poi è da sottolineare che la seconda carica dello Stato italiano attualmente è ricoperta da una donna.

Ritengo, però, che vada modificata la legge elettorale anche nel punto in cui è prevista la pluricandidatura, che nell’ultima tornata elettorale ha fortemente penalizzato l’ingresso delle donne in parlamento, piuttosto che favorirlo.

La questione delle quote rosa, a diversi livelli, è stata accolta in modo controverso, positivamente da chi sostiene la necessità di una maggiore presenza femminile in politica, negativamente da chi invece la interpreta come qualcosa che farebbe pensare alle donne come ad una specie protetta. Qual è la sua opinione?

Non servono riserve indiane, il genere femminile deve avere le stesse opportunità del genere maschile e confrontarsi sui problemi concreti e sulle proposte per risolverli. Questo a tutti i livelli ed in tutti i settori.

La Giunta De Luca vede una forte presenza femminile, 6 assessori su 8 sono donne, come giudica l’esperienza?

Siamo una squadra di 9 colleghi, non riesco a cogliere differenze di genere, ma solo di settore.

Crede che le donne in politica possano dare un contributo peculiare o si tratta solo di una questione di parità di genere?

Credo che le ‘persone responsabili e preparate’ possano e debbano dare un contributo importante in politica, al di là del genere… forse però abbiamo il dono della concretezza… e, ad esempio, in una Regione come la Campania, dove le difficoltà sono all’ordine del giorno, diventa la parola chiave che guida le nostre azioni.

Passando alla parità di genere in senso più ampio, non legata esclusivamente all’ambito politico, a che punto siamo, in Campania e al sud in particolare?

Credo che ci sia ancora tanta strada da fare, nel mondo bancario, nelle aziende pubbliche, alla testa di corpi militari. Personalmente ho sempre ricoperto ruoli di vertice in contesti associativi ed imprenditoriali, puntando a riequilibrare la composizione degli organici che curavo.

A pensarci bene, in Regione Campania non c’è però mai stato un Presidente Donna!

Intanto come Cavaliere della Repubblica, riconoscimento attribuito a chi, con abnegazione, ha dato lustro alla Patria con la propria attività, registro ancora troppe poche donne.
Sono l’unica ad esempio dell’ampia Provincia di Caserta.

Foto Viviana Falace

Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.

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