L’esempio di Rita Levi Montalcini
Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.
Rita Levi Montalcini
Ancora oggi la storia delle donne sembra essere un argomento poco affrontato o comunque non sviscerato in profondità: nell’immaginario collettivo del Novecento, infatti, tende a prevalere la figura dell’angelo del focolare, senza far luce sul reale ruolo dell’altra metà del cielo all’interno della società.
Che la donna possa sentirsi felice, appagata, realizzata, personalmente e professionalmente, senza dover per forza avere un uomo accanto, non è certo una rivelazione epifanica.
Eppure, troppo spesso, vengono sottolineate, erroneamente, le sue pseudo-fragilità, perché una donna emancipata, indipendente e lavoratrice, in base a preconcetti imperanti non è del tutto credibile, non è completa se non ha accanto a sé un uomo e dei figli da accudire.
Il mio pensiero va ad una mente illustre, ad una personalità carismatica forte, ad un essere luminoso che ha dedicato la sua esistenza all’umanità attraverso la scienza: Rita Levi Montalcini.
Esempio fulgido di acume, capacità, costanza, tenacia, sensibilità, dolcezza, che ha investito tutto su se stessa:
La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un’affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.
E, dopo aver conquistato il mondo con le sue scoperte, ha detto di sé:
La mia intelligenza? Più che mediocre. I miei unici meriti sono stati impegno e ottimismo.
Fin dalla tenera età ha sempre avuto le idee chiare, sapendo quale fosse la sua ‘missione’: curare il genere umano. E, nonostante da ebrea fosse stata vittima di persecuzione razziale, la sua immensa forza di volontà e la sua genialità le hanno permesso di diventare neurologa, accademica e senatrice a vita italiana e Premio Nobel per la medicina nel 1986, non dovendo mai abbassare la testa, non dovendo dire grazie a nessuno se non a sé stessa.
Un modello di scienziato e di donna che ha lasciato nella società un segno indelebile, tanto nel campo della ricerca scientifica quanto nei valori di perseveranza che ha dimostrato nel portare avanti le proprie idee, le proprie ambizioni, le proprie passioni, sfidando pregiudizi ed ignoranza dilagante.
Esempio di emancipazione femminile, si è battuta per il diritto all’aborto e ha speso tutta la sua esistenza per lavorare per il bene e il progresso dell’umanità.
Auguri a tutte le donne del mondo e, in particolare, alle donne ucraine, le quali stanno assistendo disarmato e disperate al martirio dei propri padri, figli, fratelli, compagni e amici a causa di una guerra assassina e folle.
La pace è una magia, la guerra è da buttar via.
Alunni Classe 1 Sez. D, Istituto Comprensivo ‘Giovanni XXIII’ di Sant’Antimo (NA), a.s. 2021/2022Se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi a un uomo; se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi a una donna.
Margaret Tatcher
A queste donne e alle nostre amate donne italiane dedico alcuni pezzi di canzoni più famosi dei cantautori.
A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
Jovanotti – A teTi solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te
Franco Battiato – La CuraUna come te, per una rosa può morire
Solo perché ancora non sa togliere le spine
Una come te
Mi piace da morire
Una come te, un gatto sopra il letto
E un uomo nudo ad aspettare
Una come te, il vento che le soffia dentro
Non la può spostare
Uno come me, non la può dimenticare,
Cesare Cremonini – Una come teChe anno è, che giorno è?
Questo è il tempo di vivere con te
Le mie mani come vedi non tremano più
E ho nell’anima
In fondo all’anima cieli immensi
E immenso amore
E poi ancora, ancora amore, amor per te
Battisti – Mogol – I giardini di marzoIris mi viene da dirti
Ti amo e lo sai
Non l’ho detto mai
Quanta vita c’è, quanta vita insieme a te
Tu che ami e tu che non lo rinfacci mai
E non smetti mai di mostrarti come sei
Quanta vita c’è in questa vita insieme a te
Biagio Antonacci – Iris
In questa Giornata internazionale della donna, ricorda che, come donna, tutta la vita nasce da te. Quindi guarda il mondo e sorridi, perché senza di te non ci sarebbe vita.
Autore Rocco Romeo
Rocco Romeo, giornalista pubblicista, architetto, docente di disegno presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate dell’Università degli Studi 'Guglielmo Marconi', professore di sostegno all'IC Giovanni XXIII di Sant'Antimo (NA). È membro del Rotary Club/Reggio Est e cura il concept e la progettazione di opere orientate al design. È autore di pubblicazioni sull’inclusività della scuola e sulle tecnologie a supporto dell’insegnante di sostegno.