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Il diritto tra potere e ordinamento – Parte 2

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Riprendiamo l’excursus storico di Paolo Grossi circa le trasformazioni e le antitesi tra potere e ordinamento, tra la visione potestativa e quella ordinamentale del diritto di cui parlavamo nel precedente articolo. paolo_grossiRinnovamenti e sommovimenti dominano, non senza sconvolgimenti, la seconda metà dell’800. Il quarto stato trova prepotentemente la sua più giusta collocazione, l’associazionismo sboccia, la tecnica e l’economia si rinnovano contemporaneamente, la Rivoluzione industriale troneggia: i codici, in quanto statici e rigidi, sono ormai inadatti a regolare fatti e problemi nuovissimi e dirompenti. Il rischio segnalato dalla scienza giuridica è lo scollamento tra la regola autoritaria immobilizzata in un testo cartaceo e la vita percorsa da una dinamica mobilissima. Nel saggio “La vie du droit et l’impuissance des lois” del 1908, Cruet riepiloga questa concezione e termina con un monito che rinnega la visione potestativa vigente negli ultimi cento anni: “le droit ne domine pas la société il l’exprime”. Proprio perché il diritto non controlla la realtà, ma la manifesta, occorre abbandonare il passato e proiettarsi verso il futuro, “deporre mitologie inchiodanti, rivedere dogmatiche decrepite, rompere il guscio della statualità così soffocante per il diritto, riscoprire il salutare nesso fra regole giuridiche e società in tutta la sua globalità”. Un’interpretazione del’900 giuridico come liberazione dall’abbraccio stringente e soffocante dello Stato e riscoperta della complessità. “Complessità” intesa appunto come recupero del rispetto della diversità, rifiuto di ogni assillo alla compattezza e all’unitarietà, rigetto della metodicità, per esprimere, senza forzature, tutta la ricchezza di una vita effettivamente vissuta. Riscoperta della complessità del diritto che riacquisisce la società intera come suo riferimento. Il diritto legale e formale è impotente nell’ordinare il divenire rapido di una civiltà che sta cambiando volto troppo velocemente. Tempo di crisi significa “tempo di scelte improcrastinabili”, urgenti, risolutive, in linea con le trasformazioni avvenute. E sempre il grande Santi Romano è colui che per primo ha il guizzo, l’intuizione, il merito di aver riscoperto la complessità dell’universo giuridico e di averlo tradotto con strumenti e linguaggio di autentico diritto positivo; di aver elencato i molteplici torti dello Stato borghese, di aver demistificato tanti assiomi ricevuti dogmaticamente e accettati passivamente; di aver denunciato l’edificio politico-giuridico illuministico e rivoluzionario eccessivamente semplificato nella dialettica tra persone e Stato; di aver rilevato le mitologie contemporanee segnalandone le inadeguatezze e le insufficienze; di aver riscoperto la normatività dei fatti mostrando un mondo di usi, di regole di costume, di stile, di correttezze, di necessità. Quella stessa necessità essa stessa diritto, categoricità dei fatti, normatività intrinseca. Santi Romano è un “testimone vigile del proprio tempo storico”, attento a cogliere i segnali del malessere che si sta propagando, pronto a tracciare un futuro consono alle sicure istanze del domani e conscio di essere un profeta solitario in quei primi anni del ‘900. La rivoluzione culturale di Romano è nella sostituzione di una visione oggettiva ad una soggettiva, con il risultato di una consistente riconsiderazione della realtà da ordinare. Il diritto torna a riassumere la società come suo referente primario; mentre lo Stato è compatto ed intollerante delle diversità, la società al contrario sa accogliere e alimentare manifestazioni giuridiche contraddistinte dalla più netta diversità sostanziale. Prima di essere norma, il diritto è “organizzazione, struttura, posizione della stessa società”. È il primato dell’integrazione sociale e collettiva del singolo soggetto; è il recupero della complessità dell’universo giuridico.

 

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Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.