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‘Dichiaro guerra al tempo’ al Teatro Vascello

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'Dichiaro guerra al tempo', ph Fabio Gatto


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In scena dal 15 al 20 maggio a Roma

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 15 al 20 maggio, dal martedì al sabato ore 21:00, domenica ore 18:00, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello – Festival La Versiliana presentano al Teatro Vascello di Roma lo spettacolo ‘Dichiaro guerra al tempo’ da ‘I Sonetti’ di William Shakespeare con
 Manuela Kustermann e Melania Giglio.

Costumi Daniele Gelsi, musiche Pink Floyd, David Bowie, Queen, Rolling Stones, Joni Mitchell Peter Gabriel, Cat Stevens cantate dal vivo da Melania Giglio, video proiezioni di Paride Donatelli, luci Valerio Geroldi
, regia Daniele Salvo, produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Festival La Versiliana.

Due donne giacciono sprofondate negli abissi del tempo. Una in epoca elisabettiana, l’altra in epoca moderna.
 Abitano la stessa stanza. Non si vedono, non si parlano direttamente, ma sicuramente si percepiscono.

La stanza è la stanza della memoria. Ovunque, manoscritti, versi, perpetue parole, spartiti musicali. I versi appartengono a William Shakespeare.
 Nella stanza dell’immaginario del grande poeta ci si può anche smarrire. Là ci sono pochi oggetti, lo spazio è denso, percorso da sussurri e voci dimenticate, memorie di antiche interpretazioni, ombre in transito e riflessi di luce abbaglianti.

Il poeta è testimone instancabile di un mondo che non c’è più, una realtà costruita con dedizione, fede, potenza espressiva, serietà, competenza e valori indiscutibili.
 Il poeta frequenta il futuro nella vita di ogni giorno, si batte per la verità, cade in deliquio, trema, sviene per un istante e in quell’istante elabora universi, sogna l’infinito e tenta di decifrarne la grammatica. Così è la scrittura di Shakespeare, scrittura “vivente”, tracciata nell’inconscio dei suoi interpreti. Così è la sua Poesia.

Questo viaggiatore dell’illusione e del sogno parla una lingua di cristallo, si misura con ogni possibile realtà, ogni forma di tradimento e, come dal fondo di un pozzo, si affanna a parlare a tutti gli uomini ancora “vivi”, tramite versi che ci parlano delle paure di un vecchio, degli incubi notturni di un Re lasciato solo dalle figlie, delle notti d’amore di una Regina, degli affanni di un giovane principe, dei pensieri di un grande condottiero…
La stanza che ospita quest’uomo ha grandi pareti di fumo che soffrono dell’instabilità propria dei sogni e quindi mutano continuamente.

Proprio perché è “strumento divino”, proprio perché dialoga con gli angeli, il Poeta non deve solo divertirci (di-vertere = distrarre da), ma ha la possibilità di aiutarci a ritrovare la nostra grazia perduta, la nostra innocenza, a lungo vagheggiata e rimpianta, cancellata inesorabilmente dal cinismo e dalla superficialità della nostra vita quotidiana.

Così le due donne iniziano un dialogo senza fine, dove, da due diverse dimensioni, si interrogano ancora e ancora sulla vera natura dell’amore. Sul confine tra amore e amicizia.
In che cosa differiscono l’amore passionale e quello ideale? Quando possiamo parlare di affinità elettive? Shakespeare nei suoi sonetti indaga tutti i possibili aspetti dell’amore. E l’amore stesso diviene così lo strumento d’eccellenza per conoscere se stessi, l’altro, il mondo, la poesia, la bellezza e la caducità.

Una conversazione infinita, dove il gioco dei sentimenti è vissuto fino in fondo e porta le due donne ad osservare con dolcissima compassione la fatale caducità del nostro tempo terreno. Perché è proprio il Tempo, con il suo inganno, il suo orrore, il suo splendore, a rappresentare il vero grande tema dei Sonetti di Shakespeare.
 Amore e Tempo. Entrambi caduchi. Entrambi infiniti.
 E noi sempre in guerra. Con entrambi.

Biglietteria:
Intero €20,00 – Ridotto over 65 €15,00 e studenti €12,00
Servizio di prenotazione €1,00 a biglietto

Abbonamenti
Abbonamento €50,00
5 spettacoli a scelta programmazione prosa, musica e danza
Free Classic €90,00
10 spettacoli a scelta programmazione prosa, musica e danza
Love €80,00
4 spettacoli in coppia, a scelta programmazione prosa, musica e danza
Family €40,00 programmazione Vascello dei Piccoli
5 ingressi cumulabili

Come raggiungerci:
Il Teatro Vascello si trova in Via Giacinto Carini 78, a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo.

Con mezzi privati:
Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello:
Via Giacinto Carini, 43, Roma tel. 06-5800108;
Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel. 06-58122552;
Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel. 06-5803217;
Via R. Giovagnoli, 20, 00152 Roma tel. 06-5815157

Con mezzi pubblici:
Autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871.
Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

 Foto Fabio Gatto