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Diamanti

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L’importanza di un segreto: come quando si è concepiti; come quando si prega; come quando si decide di restare da soli.

Il passaggio del tempo comporta un’inevitabile maturazione dell’Essere; se non lo si accetta, si rischia di restare impantanati in una zona grigia, feconda solo di frustrazioni e tristezza inconsapevole.

A volte si diventa così fragili e indifesi, da perdere il controllo di sé; la paura predomina su ogni sfumatura di colore e un tunnel oscuro si profila all’orizzonte. Il fiato diventa corto, il respiro si riduce quasi a mancarti e poi ci sei tu; tu che ti osservi in uno specchio di verità a cui non puoi mentire; a cui non puoi sfuggire, a cui non puoi donare gratuitamente il tuo solito inganno.

E allora, a quel punto, non ti resta che il cuore; già, il cuore e il suo battito naturale e primordiale che ti ricorda che sei vivo, lo sei ancora e non puoi porre fine arbitrariamente a un cammino intrapreso da così tanto lontano.

Insorgono così, nel residuale di te, dopo la battaglia che avevi deciso di perdere senza più lottare, i primi ricordi di una vita che avevi quasi dimenticato, o soltanto smarrito nelle pieghe ingannevoli del tempo. Lentamente, ricolmi con la loro luce, quella dei ricordi autentici, i vuoti lasciati dai colpi che ti sei inferto e così riprendi a respirare.

Il vento torna a accarezzarti la pelle arsa dal fuoco di un dolore che avevi volontariamente appiccato tu stesso, sul deserto di un’anima privata per lungo tempo di acqua spirituale.

Nei misterici segreti dell’origine umana, e solo per un atto di divino amore, sappi che gli occhi sono legati al cuore da sempre, fin dall’inizio della Vita.

E allora prendo il coraggio dai miei ricordi, e li guardo quegli occhi che mi osservano e mi scrutano dove soltanto loro sanno giungere e arrivare.

Le spire del vento portano con sé delle melodie naturali che solo anime illuminate sanno scorgere e riconoscere; danzano nuovi mondi all’infuori di quel deserto che muta e si rinnova, nello sgorgare di lacrime nuove che non sono altro che diamanti.

La paura la combatti solo con la paura, e il coraggio ti vien fuori dalla dignità che ti porti dentro, sempre e comunque, nonostante tutto.

I diamanti dell’anima non sono luccicanti e preziosi come quelli del mondo terreno; lo sono molto, molto di più. Essi provengono da spazi infiniti e cieli immensi, dove soltanto allo Spirito è concesso di essere. I diamanti spirituali sono figli delle lacrime più belle e vere che due occhi possono partorire, dopo un forte dolore o la propulsione di una gioia smisurata e incontenibile.

L’amore lega le persone senza vincolarle; l’amore si nutre e si dipana al di là del corpo e di un sesso; l’amore si sprigiona dagli occhi spirituali dell’anima e va oltre, oltre ogni confine umano.

E come ogni volta, raccolgo i miei tanti diamanti e li ripongo in un forziere segreto, dove a pochi è concesso venire e entrare.

La chiave la tengo stretta nelle mie mani e soltanto la fiducia, il rispetto e la genuinità di un’anima possono prenderla e utilizzarla.

I ricordi spirituali salvano l’anima che li possiede e che ogni volta li riscopre; i diamanti che discendono dagli occhi dell’uomo ne sono il giusto e adeguato involucro che li schermano dalle brutture del mondo.

Autore Antonio Masullo

Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".