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Dialogo su coesione a Firenze: posti esauriti, diretta streaming evento

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coesione europea


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L’11 maggio al Teatro della Compagnia di Firenze

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Tutti occupati i circa 400 posti al Teatro della Compagnia in via Cavour 50 a Firenze per l’iniziativa che si tiene domani, venerdì 11 maggio, a partire dalle 15:00, organizzata dalla Regione Toscana e dal Comitato delle Regioni e dedicata a “Quali politiche di coesione in Europa”, un dialogo tra alcuni leader europei e i cittadini, le associazioni e i beneficiari dei fondi europei.
Per permettere una partecipazione più ampia sarà possibile seguire l’iniziativa collegandosi al canale telematico della Commissione Europea, EBS plus, che trasmetterà in diretta l’evento. Per seguirlo è sufficiente collegarsi a questo link.

Al dialogo parteciperanno il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, i presidente del Comitato europeo delle Regioni, Karl-Heinz Lambertz e la commissaria europea per la politica regionale, Corina Creţu.
In discussione è la proposta della Commissione europea di ridurre i fondi a disposizione delle politiche di coesione. Il bilancio dell’Unione per il prossimo settennato 20121-2027, ammonta a 1.135 miliardi di euro, l’1.11% del PIL di ogni stato membro.

Finora circa un terzo di questa cifra era destinata alla coesione. Dal 2021 non sarebbe più una politica autonoma di investimento e crescita, ma un fondo al servizio di altre politiche, da usare anche come deterrente per costringere gli Stati membri a rispettare le regole di bilancio.

Si stima che la diminuzione media dei fondi disponibili, e anche di quelli destinati alla coesione sarà del 10%, il che significherebbe 30 miliardi di euro in meno a livello nazionale e 1,5 miliardi di minori entrate per la Regione Toscana da fondi comunitari.

Nel frattempo è possibile dire la propria sulle politiche e sul ruolo dell’Europa, e rispondendo al questionario proposto dal Comitato delle Regioni europee, collegandosi a questo link.

Per il 37% dei partecipanti al sondaggio provenienti dai 28 Paesi membri, l’Unione Europea dovrebbe occuparsi in particolare di ambiente e integrazione dei migranti, seguiti (37%) dalle questioni della sicurezza e del terrorismo, delle politiche per i giovani (27%) e della disoccupazione (24%).

L’80% di coloro che hanno risposto non ritiene che vi sia una sufficiente solidarietà tra gli Stati membri: una quota che sale all’89% se si considerano soltanto gli italiani che hanno risposto ai quesiti.

Una differenza simile si registra quando si chiede cosa dovrebbero fare i Paesi membri per dar prova di una maggiore solidarietà. Gli europei mettono al primo posto (con il 27%) l’esigenza di ridurre la disparità tra le Regioni e i Paesi più ricchi e quelli più poveri.

Gli italiani invece sottolineano (32%) la necessità di affrontare insieme le conseguenze dei flussi migratori e della crisi dei rifugiati. C’è invece accordo, sia pur con percentuali diverse, sulla seconda priorità: per il 23% degli europei e per il 27% degli italiani si tratta di affrontare insieme l’impatto negativo della crisi economica.

E cosa chiedono gli europei all’Europa? Di fare di più per migliorare la loro vita quotidiana per ciò che riguarda nell’ordine educazione, ambiente, occupazione, sicurezza, sociale, lavoro e integrazione. Gli italiani invece mettono ai primi posti il lavoro, la sicurezza, i giovani, l’integrazione, l’ambiente e i migranti.

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