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Dialoghi architettonici tra Massoni lontani

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Massoni


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Caro Fratello, come disse Gurdjieff:

Si deve imparare dalla Natura. L’uomo è anche un organismo. La Natura fa molte ghiande, ma la possibilità di diventare alberi esiste solo per poche di loro? Molti uomini nascono, ma solo pochi crescono?

Tutti i grandi movimenti filosofici, politici della storia, anche se composti da molti seguaci, sono stati guidati da piccoli gruppi. Anche se di “élite” autoreferenziali interne, che hanno cercato di conquistare il mondo ne abbiamo viste sin troppe.

La Comunione sì. È questo il concetto giusto.

Come diceva Evola, una Comunione iniziatica rappresenta

una forma superiore di vita nel quadro di una vita d’azione, che può avere una dimensione metafisica e tradizionale pur rimanendo, nel contempo, in più diretto contatto con il mondo della realtà e con i fatti storici.

Quanto all’azione, dopo la dispersione dei Templari manca l’attore che occupi e svolga un ruolo spirituale e geopolitico determinante.

Potrebbe essere la Massoneria?

Quel che è certo è che oggi manca chi possa condurre il dialogo tra sapienti dell’occidente e saggi del mondo islamico e che rafforzi un’interpretazione dello Jihad come guerra santa contro i propri vizi.

Non ci resta che piangere? No di certo.

La Massoneria è dottrina di risveglio. Il risveglio crea fraternità e libertà.
E dialogo con l’Umanità.

Come ha affermato un anonimo Fratello:

La grande storia si costruisce con la piccola cronaca quotidiana di quegli sforzi, quei sacrifici, quelle speranze che non sappiamo più donare, dormienti e paghi di una dignità e di una potenza morale che il passato ci ha donato, che il presente non ci offre più e che il futuro forse ci negherà.

Apprezzo non poco la tua tesi.

Ma un Massone interiorizza e personalizza. Si avvale di umiltà e pacatezza. Di solito con queste armi si limitano o si sconfiggono i superomismi, le tendenze luciferine, i Superio straripanti.

Nel nostro simbolismo sono contenuti, i piccoli, ma anche i grandi misteri che ci potrebbero spalancare le porte degli stati superiori dell’essere.

Io mi accontenterei, personalmente, di tornare semplicemente un uomo. Un uomo “eroicamente” normale, guidato dalla virtù e impegnato in un continuo viaggio di conoscenza. Il resto è delirio. Sono con te. Il mondo, il Tempio hanno bisogno di utopisti come noi. Di frecce scagliate lontanissimo per raggiungere gli obiettivi più prossimi e concreti.

Con TFA, Hermes.

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Autore Hermes

Sono un iniziato qualsiasi. Orgogliosamente collocato alla base della Piramide. Ogni tanto mi alzo verso il vertice per sgranchirmi le gambe. E mi vengono in mente delle riflessioni, delle meditazioni, dei pensieri che poi fermo sul foglio.