‘Situazione allarmante, agire adesso, non c’è tempo da perdere’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.
Come Regione Lazio siamo soddisfatti della disponibilità espressa dai Ministri Orlando e Garavaglia e dal Sindaco di Roma Gualtieri ad aprire un tavolo di settore per il turismo come da noi richiesto.
La situazione è allarmante, bisogna agire adesso, non c’è tempo da perdere. Assistiamo a Roma alla crisi di diverse catene alberghiere, aziende in difficoltà che sono sul punto di esternalizzare la propria attività a discapito dei lavoratori.
Siamo di fronte non a una crisi industriale, in cui è necessario intervenire per aiutare la singola azienda, ma è la crisi di un intero settore, quello del turismo, che nella Capitale d’Italia deve essere affrontata in un’ottica nuova, è una crisi di sistema.
Come Regione riteniamo che se non si agisce adesso, da domani e per i prossimi anni a Roma si innescherà un meccanismo in cui i lavoratori e le imprese saranno chiamati a pagare una crisi generata come sappiamo dall’improvviso venir meno anche del flusso turistico durante la pandemia.
Grazie agli interventi del governo in legge di bilancio e con il dl sostegni ter ci sono stati dei passi in avanti che vanno nella direzione delle richieste che come Regione Lazio avevamo fatto ai ministri competenti ma bisogna implementare le misure per dare risposte alle difficoltà del settore del turismo.
Non ci sfugge la situazione di crisi economica che le aziende hanno dovuto affrontare a causa della pandemia che ha aggravato la crisi. Non ci sfugge la difficoltà di gestire strutture ricettive in assenza di flussi turistici.
Motivo per il quale siamo intervenuti con diverse misure regionali a partire dal sostegno economico ai lavoratori in cassa integrazione a zero ore e con altre forme di sostegno alle imprese.
Così come non può sfuggire che siamo dinanzi a un vero e proprio processo di transizione che interessa l’intero comparto.
Assistiamo infatti a una trasformazione del mercato del lavoro nel settore del turismo in cui grandi gruppi cedono la propria attività senza alcuna tutela per la salvaguardia dei livelli occupazionali né tantomeno previsioni di clausola sociale.
Tematica questa che va approfondita e risolta prima che diventi un modus operandi a danno delle piccole e medie realtà produttive e dei servizi e dei lavoratori. Bisogna governare questa transizione attraverso strumenti conservativi, clausole sociali, formazione e riqualificazione e contrasto al sommerso.
E queste motivazioni devono indurci a considerare queste vertenze non come crisi dell’una o dell’altra struttura alberghiera ma come crisi di settore per il quale occorre intervenire con un tavolo interistituzionale ad hoc e con un piano di intervento dedicato che a partire dalla salvaguardia dei livelli occupazionali arrivino a definire misure di sostegno e di rilancio specifiche per questo settore e per il nostro territorio.
Guardando al futuro non possiamo perdere l’occasione rappresentata dalle risorse del PNRR, dai fondi della nuova programmazione europea e dal programma GOL con l’obiettivo di riqualificare le imprese e qualificare il lavoro.
Così l’Assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.