Post su Facebook del Sindaco
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.
L’urlo di Piazza Tahrir è stato soffocato, le primavere sono divenute presto autunno.
Molti dei ragazzi che hanno vissuto la rivoluzione nei paesi arabi sono morti, tra questi Giulio Regeni che era al Cairo da accademico per capire e documentare. Oggi è un anno esatto che siamo orfani di Giulio.Oggi sono sei anni da quando la primavera del mondo arabo iniziata dal sacrificio di Mohamed Bouazizi, un ambulante tunisino, ha contagiato l’Egitto. Nel mondo, nel vicino oriente, di Giulio ce ne sono per fortuna tanti. Lavorano con le università, con le ONG, nelle cooperative che tentano di costruire un sistema di accoglienza umano capace di far mescolare culture.
Questi sono i nostri ambasciatori. Perché nessuna ragione di stato è realmente democratica quanto la passione di questi ragazzi. Perché l’Occidente è fonte di diritto, l’estensione e l’ampliamento del diritto è il suo unico confine. La politica che si fonda sulla gestione della morte degli altri non sarà mai accettabile. L’Occidente rifiuta la necropolitica o semplicemente non è più Occidente.
Giulio suo malgrado è divenuto simbolo di una generazione che osa e che si mischia nel mondo. Questi nostri ambasciatori si mescolano nel mondo per salvare il mondo.
Per quanto sangue sia stato versato nel vicino oriente, anche sangue della nostra meglio gioventù, sappiamo che un popolo quando ha urlato la necessità di libertà ha rotto un confine, non avrà più paura di tentare di nuovo.
Per questo necessitiamo di tanti Giulio. E chiediamo verità e giustizia per Giulio Regeni!
Lo ha scritto Luigi de Magistris sulla sua pagina facebook.