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de Magistris lavora ad una lista meridionalista

Luigi de Magistris


Il Sindaco di Napoli possibile leader neomeridionalista

Non si sono ancora placate le polemiche per le ultime regionali in Campania che già al centro dell’attenzione ci sono le comunali napoletane del 2016.
In effetti le schermaglie sono iniziate da un po’ di tempo, tra annunci di candidature e dichiarazioni; i tatticismi hanno condizionato anche le posizioni assunte durante l’ultima tornata elettorale.Molto attivo il Sindaco De Magistris. Come annunciato di recente, la sua attenzione è comprensibilmente tesa al governo di Napoli, ma è ovvio che in vista della ricandidatura non possa fare a meno di lavorare con il suo entourage alla coalizione che lo sosterrà. Posto che, almeno da posizioni ufficiali, il dialogo con il centrosinistra non si è mai nemmeno aperto, il sostegno arriverà, con tutta probabilità, da una serie di formazioni civiche. Questa, però, non è una novità. Già alla presentazione di DemA, DemocraziaAutonomia, aveva lasciato chiaramente intendere che anche per il prossimo anno punterà in modo forte a quel consenso che non fa riferimento a schemi tradizionali, ma che si basa sulla forza dei programmi. Quindi si tratterà di un supporto non legato ai partiti classici, ma costituito da movimenti e liste civiche; in continuità con quello che è stato il voto di opinione che lo ha portato al successo nel 2011.
La vera novità, invece, è quella legata alla creazione di una formazione che vuole raccogliere le istanze meridionaliste che, con forza crescente, emergono nello stesso capoluogo campano. La voce sempre più insistente che accredita questa possibilità trova eco in ambienti istituzionali e gira sulla bocca di personaggi molto vicini all’ex magistrato. L’esperienza di Mo alle regionali, pur non avendo raccolto quello che era in preventivo, apre comunque una strada. Lo 0,7 % di consensi ottenuti potrebbe essere solo la base di partenza di un’idea che continua a riscuotere adesioni e simpatie. Il limite, fino a questo momento, è costituito da una forte divisione del fronte meridionalista in sigle e movimenti vari. Nemmeno la candidatura di Marco Esposito, sebbene autorevole, è riuscita a fare da elemento catalizzatore. La svolta potrebbe essere legata ad una figura carismatica in grado di diventare punto di riferimento e fare da elemento unificatore.
De Magistris, nel suo mandato, ha dato continuamente prova della sua sensibilità e mostrato un costante impegno in questa direzione. La convinzione che i sindaci del Sud che non siano costretti ad elemosinare contributi, a recarsi “con il cappello in mano a Roma” ha fatto da motivo di fondo dell’azione del Sindaco, avendo chiaro il ruolo che deve appartenere alla città di Napoli.
In effetti, prima ancora di spostare il confronto su elementi che potrebbero vedere divise posizioni di destra o di sinistra, ciò che fa da collante è il concordare circa la priorità di rivendicare un ruolo da protagonisti, di riscoprire la propria storia e valorizzare le proprie eccellenze.
Del resto, che tra De Magistris e diversi ambienti meridionalisti ci sia feeling è cosa risaputa; lo scenario disegnato diventa plausibile e, perché no, intrigante.
Staremo a vedere.

Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.

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