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‘Dante l’adulto bambino’: il terzo e ultimo incontro dantesco a Milano

'Dante l'adulto bambino'


Il 24 ottobre alla Chiesa di San Carlo al Lazzaretto

Riceviamo e pubblichiamo.

Prosegue ‘Dante l’adulto bambino’, il ciclo di incontri dantesco promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto con Gianni Vacchelli, narratore, saggista e docente. Il prossimo appuntamento sarà giovedì 24 ottobre alle ore 18:30 presso la suggestiva Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, per re-incontrare in modo vivente e attuale la poesia del Poeta, in un percorso tra grandi luoghi e personaggi del poema, secondo l’asse archetipico del senex – puer.

A chiudere il ciclo dantesco giovedì 24 ottobre Cacciaguida il padre “santo” – Paradiso. L’ingresso è gratuito.

Nell’opera di Dante ricorre più volte lo spirito adulto-bambino. Tanti personaggi incarnano, insieme e nella relazione con Dante, questo doppio movimento, vecchio – giovane, antico – attuale. Anche la discesa agli inferi è da intendersi come una grande evocazione di spiriti, per lo più antichi – vecchi, seria e giocosa, bambina e drammatica.

Perché Dante stesso è così, un adulto – bambino, un avo – infante, come ci ricorda Umberto Saba:

Dante è un piccolo bambino, continuamente stupito di quello che avviene a un uomo grandissimo; sono veramente «due in uno».
Guardate come il piccolo Dante trasale, grida, si illumina di gioia, trema di collera e di (simulato) spavento, si esalta, si esibisce, si umilia per civetteria, si erge alle stelle. E contro a lui, unito a lui, Dante; Dante uomo intero, marito, padre, guerriero, uomo di parte, esule infelice e glorioso; Dante con tutte le tremende passioni dei suoi tempi e dell’età matura.

Il ciclo di incontri ‘Dante l’adulto bambino’ rientra all’interno di Virus!, il programma promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto nel quale il pubblico è invitato a contribuire alla creazione dei contenuti del festival della Peste! previsto dal 7 al 10 novembre e dedicato quest’anno alla vecchiaia. Il tema è uno stimolo per interrogarsi su tempo, memoria individuale e collettiva, confronto tra generazioni e trasformazioni dei corpi.

Giovedì 24 ottobre, ore 18.30
Cacciaguida il padre “santo” – Paradiso
Con Cacciaguida siamo in Paradiso. Dante sta continuando e compiendo il suo cammino di espansione, di liberazione e di crescita, diventando adulto e restando bimbo. Il suo albero genealogico fisico è provato e malato, come tanti nostri alberi genealogici terreni: una madre morta giovanissima, un padre inesistente se non ambiguo e immorale, forse usuraio. Allora il Poeta viaggia nel passato, re-incontrandolo presente, vivo e pieno di energia che ricostruisce. Cacciaguida è un trisavolo “santo”, una pianta sana da cui Dante è germogliato. È anche una figura di padre / Padre, che aiuta Dante a diventare un figlio/Figlio, dentro l’archetipo cristico, che per Dante è il compimento del dinamismo senex – puer.

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