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Dall’ippoterapia all’orto urbano: ad Agnano apre ‘L’Isola che c’è’

L'isola che c'è


Inaugurazione l’11 maggio alla Chiesa di Maria dell’Ippodromo

Riceviamo e pubblichiamo.

Ad Agnano, Napoli, in via Ruggiero sabato 11 maggio apre i battenti ‘L’Isola che c’è‘, progetto che ha già ottenuto il patrocinio morale dell’UNICEF e del Garante dei diritti dell’Infanzia.

L’associazione opererà in una sede suggestiva: la Chiesa di Maria dell’Ippodromo di Agnano, voluta da Raffaele Ruggiero e sua moglie Ortensia per dare un luogo di preghiera e comunione alle maestranze che lavoravano a inizio secolo scorso all’interno della struttura.

Alla morte dei coniugi, la Chiesa e le attinenze sono state donate alla Diocesi di Pozzuoli (NA) che nel 2017 le ha affidate alla neonata Associazione onlus, incluse canonica, spazi all’aria aperta e accessi.

Ci è voluto oltre un anno e mezzo di duro lavoro che ha coinvolto tantissimi volontari ed esponenti della società civile, guidati dalla Dottoressa Linda Di Benedetto, pediatra dell’Ospedale San Paolo di Napoli, e che ha visto anche il supporto solidale di imprese e aziende, tra cui citiamo Deutsche Bank, MEDMAR, La Violette, IKEA, Poppella e Associazioni attive sul territorio.

Sabato 11 maggio, dopo i lavori di ristrutturazione, ‘L’Isola che c’è’ sarà a disposizione della cittadinanza.

Si prefigge di essere da un lato un luogo di incontro, interazione, gioco e crescita comune di bambini disabili e normodotati, perfettamente integrati tra loro; dall’altro intende allungare una mano alle madri dei bambini disabili, affinché possa essere dato loro un concreto supporto nella crescita dei propri figli e nella gestione dei loro tempi.

Spiegano i rappresentanti dell’Associazione:

Abbiamo pensato di creare la prima struttura in Italia senza fini di lucro per l’interazione ludica e didattica tra bambini portatori di handicap e normodotati: un centro dove tutti i pomeriggi bambini normodotati e portatori di handicap possano condividere in maniera integrata attività ludiche e didattiche, che vanno dall’ippoterapia ai laboratori d’integrazione, dalla cura di un orto a percorsi per non vedenti.

Tra gli obiettivi del progetto:
mettere a disposizione dei bambini diversamente abili opportunità di divertimento, apprendimento e integrazione;

dare l’opportunità a bambini normodotati di apprendere e condividere il tesoro di emozioni e di esperienze dei bambini diversamente abili;

aiutare le mamme dei bambini diversamente abili a dedicare un po’ di tempo per una maggiore autostima e anche per una maggiore serenità nell’affrontare tutte le incombenze, le preoccupazioni e le ingiustizie che comporta, nel nostro Paese, essere genitori di un bambino diversamente abili;

creare una comunità più aperta, libera e tollerante nei confronti di qualsiasi diversità.

Continuano gli organizzatori:

Tutte le attività didattiche sono ispirate al Metodo Montessori.

Nella sede saranno effettuati laboratori di artigianato e manualità, laboratori di teatro, doposcuola, green-care.

Abbiamo pensato anche ad aree di scambio e socialità per i genitori, attività a loro rivolte, e c’è anche un ‘armadio’ dove chi vuole può donare qualunque cosa e chi ne ha bisogno può riceverla.

La città di Napoli e l’area flegrea si arricchiscono, quindi, di un luogo di integrazione unico nel suo genere, che ha l’obiettivo di combattere solitudine ed esclusione sociale.

Per l’occasione, nella mattina dalle ore 9:00 alle ore 13:00, si terrà un evento di inaugurazione su invito, in cui è prevista la presenza del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e del Vescovo di Pozzuoli Mons. Gennaro Pascarella.

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