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Dalla Massoneria alla nuova Massoneria. E forse oltre

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Oltre


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Consapevoli della sofferenza creata dal fanatismo e dall’intolleranza, siamo determinati a non idolatrare né ritenere vincolante alcuna dottrina, teoria o ideologia, neppure quelle buddhiste (…)

Comprendiamo che il fanatismo nelle sue molte forme, è il risultato di una percezione dualistica e discriminante delle cose.
Ci addestreremo a guardare ogni cosa con apertura e con la visione profonda dell’interesse, per trasformare il dogmatismo e la violenza in noi stessi e nel mondo.
Thích Nhất Hạnh

Se il ricercatore non comprende i riti, se per lui i riti non hanno senso, allora si dedica alla Beneficenza, che Robert Amadou diceva essere l’equivalente della teurgia. Si mette al servizio dell’altro. Serve il suo prossimo che crede altro da sé, mentre il vero “prossimo”, quello che si approssima, è ciò che scaturisce in se stesso, libero da ogni impedimento, il Sé.
Remì Boyer

La Massoneria è in crisi. In Italia e nel mondo. Non solo a livello numerico. E non tanto per contenuti, per portato sapienziale o potenzialità esoteriche. Ma per sclerosi storica.

Per derive da club service o, peggio, “politiche”, fenomeno degenerativo tipicamente italiano. Per un impegno individuale e collettivo sempre più annacquato, o come si suol dire, all’acqua di rose. Tutto ciò ovviamente, fatte salve alcune isole felici “a macchia di leopardo”, costituite da singole Logge o singole Comunioni.

Secondo la mia personale esperienza e visione la Massoneria si è progressivamente svuotata di contenuti iniziatici e si è via via appesantita di dogmatismo, di burocratizzazione e di vuoto narcisismo, avvitandosi in una fase di decadenza.

Eppure tra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento, in Europa l’ennesima epifania della Filosofia perenne esplose in un fuoco di luce. Una stagione portentosa, spumeggiante. Oltre che creativa ed innovativa.

Gnostici, Rosacroce, Cabalisti, Ermetisti hanno allora, di fatto, forgiato, soffiato l’anima della Massoneria nella Massoneria stessa. Scambi liberi, confronti, sperimentazioni, fratellanza universale. Un crogiolo di piombo fuso che si trasformava in lingotti di oro filosofale della cui ricchezza possiamo tuttora godere.

Ora l’acqua appare sempre più stagnante. Il fuoco della rivelazione che si è condensato e concretizzato, fino ai primi dell’Ottocento, nella formulazione dei nostri Rituali, oggi non alimenta più nuove ricerche di modalità e di linguaggi adatti ai tempi in cui viviamo.

Tempi terribili di guerre e minacce nucleari, pandemie, vorticose trasformazioni tecnologiche e pesantissimi rischi climatici che richiedono risposte nuove e inediti modelli, progettati ad hoc sulla complessità della situazione.

Gli stessi concetti e simboli a noi sacri come il trinomio Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, solo per fare un esempio, attendono un riadattamento interpretativo che ponga l’accento sul concetto iniziatico dell’Adam Kadmon Universale.

Non ci si può e non ci si deve salvare da soli. Nessun uomo è un’isola.

Non a caso il Buddhismo, in particolare quello Mahāyāna, esalta la figura del Bodhisattva, un essere impegnato a conseguire l’Illuminazione e che, per “compassione”, decide di rimandare il suo ingresso nel Nirvana, fino a che tutte le creature senzienti abbiano raggiunto il suo stesso stato di risvegliato.

Sul piano esistenziale, valgano le parole di Seneca che suonano massoniche ante litteram:

La nostra società è molto simile a una volta di pietre: cadrebbe, se le pietre non si sostenessero reciprocamente.

In questo quadro, tante, troppe Tavole di Loggia o prese di parola sfuocate e prive di una logica formativa, o al limite della dinamica aggressiva, si sostituiscono al pensiero vivo, costruttivo, pensato ed elaborato nell’hic et nunc dell’eggregore per comprendere ed diffondere Luce nel mondo contemporaneo.

Le mie sono necessariamente generalizzazioni, certo, che non tengono conto del magnifico lavoro di piccoli gruppi, di felici avanguardie, ma a volte, credetemi, la narrazione appena sviluppata, è assai meno mortificante ed imbarazzante della realtà che ho sperimentato direttamente attraverso lunghe e variegate esperienze in oltre quarant’anni di partecipazione a varie Obbedienze e Comunioni.

Se la Massoneria non vuole evaporare come istituzione iniziatica storica e storicizzata, come già accaduto in passato per i Misteri Egizi, quelli Eleusini, per la Scuola Pitagorica, che sono tuttavia continuamente riaffiorati in nuove forme e modalità, per rilanciare il proprio ruolo nel presente – futuro, deve necessariamente rinunciare al proprio narcisismo ed evolvere.

Le Sorelle e i Fratelli che mi conoscono personalmente sanno quanto io sia legato al modello della “vecchia e cara Massoneria”. Ma sanno altrettanto quanto io sostenga che oggi si debba intraprendere o perlomeno affiancare ed integrare la ricerca classica, fatta di simbolo e rito, che svolgono comunque una meritoria funzione formativa, con una sperimentazione agita attraverso nuovi e antichi strumenti operativi: meditazioni, teurgia, pratiche quali concentrazione, respirazione, immaginazione attiva, modulazioni sonore, utilizzo di colori e profumi sacri, magici, nel senso più alto di “Scienza dei Magi”.

Non sono fantasie new age o peggio operazioni di occultismo deteriore, ma insegnamenti presenti da sempre, rintracciabili nel passato nei Sacri Misteri Egizi, nel Corpus Hermeticum, negli scritti di Giordano Bruno, nella Cabala occidentale, compresa quella cristiana, ieri nei lavori di Gurdjieff, di Dion Fortune, di Robert Ambelain, di Massimo Scaligero, di Francesco Brunelli, di Sebastiano Caracciolo ed oggi nel lavoro di ricerca, svolto, ad esempio, in Italia dal Fratello Hermeticus o in Francia da Rémi Boyer il più importante metafisico contemporaneo che, non a caso, ha firmato la prefazione del libro di HermeticusLe Dieci Porte.

Ringrazio con fraterno spirito di gratitudine le lettrici ed i lettori di Pensieri di un Massone qualsiasi. Su queste pagine elettroniche nasce un nuovo viaggio iniziatico libero e adogmatico alla ricerca del divino che è in noi.
Che il Sublime Architetto di tutti i Mondi ci illumini e ci guidi!

Autore Hermes

Sono un iniziato qualsiasi. Orgogliosamente collocato alla base della Piramide. Ogni tanto mi alzo verso il vertice per sgranchirmi le gambe. E mi vengono in mente delle riflessioni, delle meditazioni, dei pensieri che poi fermo sul foglio.