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Dalla leva all’Intelligenza artificiale: un viaggio evolutivo

Dalla leva all'Intelligenza artificiale


L’evoluzione dell’umanità è stata caratterizzata da un continuo progresso tecnologico: dai primi strumenti come la leva, all’odierna IA

La nostra capacità di manipolare l’ambiente ed aumentare la produttività ha subito, nel tempo, trasformazioni radicali.

Ripercorrere questo cammino è come seguire il filo rosso dell’ingegno umano, capace di trasformare la società e rivoluzionare il nostro rapporto con il mondo.

La storia della tecnologia inizia con le macchine semplici: la leva, la ruota e il piano inclinato, strumenti primordiali che hanno consentito agli esseri umani di amplificare la propria forza.

Invenzioni come la leva, usata nell’Antico Egitto per spostare pietre pesanti, rappresentano le prime soluzioni meccaniche per superare le limitazioni fisiche umane.

Con il passare dei secoli, tali tecnologie si sono evolute in sistemi meccanici più complessi, come ingranaggi e carrucole, che permettevano di sfruttare le risorse naturali per compiere compiti faticosi.

Un vero e proprio punto di svolta è avvenuto nel XVIII secolo, con la rivoluzione industriale e l’invenzione della macchina a vapore di James Watt, che ha aperto nuove frontiere, trasformando radicalmente il mondo del lavoro e dando vita alle prime grandi fabbriche.

Grazie alla macchina a vapore, l’energia non era più limitata alla forza fisica umana o animale, ma poteva essere prodotta e controllata, portando ad una produzione in serie senza precedenti.

La diffusione dell’elettricità nel XIX secolo ha poi reso possibile l’automazione su larga scala e ha migliorato l’efficienza delle fabbriche. I motori elettrici hanno iniziato a sostituire le macchine a vapore, consentendo una maggiore versatilità e stabilendo le basi per le tecnologie industriali moderne.

Con l’arrivo del XX secolo, l’umanità ha compiuto un altro passo avanti con la nascita dei primi calcolatori e la formalizzazione della teoria computazionale.

Negli anni 30 e 50, pionieri come Alan Turing hanno gettato le basi per il calcolo automatico e l’informatica moderna, con l’obiettivo di realizzare dispositivi in grado di eseguire calcoli complessi e compiti logici.

Negli anni 60, l’invenzione dei transistor e dei circuiti integrati ha rappresentato un’ulteriore evoluzione, consentendo lo sviluppo di computer sempre più potenti e compatti.

Questa nuova era di elaborazione ha inaugurato l’Età dell’Informazione, rendendo possibile l’analisi e la gestione di grandi quantità di dati e gettando le basi per i futuri progressi dell’Intelligenza artificiale.

La definizione dell’IA è nata ufficialmente nel 1956, durante la storica conferenza al Dartmouth College, nel New Hampshire, USA, a cui hanno partecipato pionieri come John McCarthy e Marvin Minsky.

Inizialmente, l’IA si concentrava su modelli simbolici e basati su regole logiche, cercando di imitare il ragionamento umano. Tuttavia, a causa delle limitazioni della potenza di calcolo dell’epoca, i progressi sono stati relativamente lenti.

Negli anni 90, con l’aumento della capacità computazionale e la disponibilità di grandi quantità di dati, si è verificato un cambiamento di paradigma: la nascita del Machine Learning – ne abbiamo parlato in un recente articolo – basato su algoritmi capaci di ‘apprendere’ da dati grezzi piuttosto che seguire regole rigide.

Questo approccio ha consentito all’IA di ottenere risultati sorprendenti in campi, come il riconoscimento vocale e il linguaggio naturale.

Negli ultimi anni, il Deep Learning ha spinto l’IA a nuovi livelli, aprendo la strada a tecnologie avanzate come le reti neurali profonde, capaci di analizzare immagini, riconoscere volti e creare persone virtuali.

Grazie ai modelli di linguaggio come ChatGPT, l’Intelligenza artificiale, inventata da Sam Altman, giovanissimo talentuoso nel campo della tecnologia digitale, propulsore di una innovazione che rappresenta un balzo evolutivo della scienza tecnologica moderna, può oggi generare testi, immagini e musica, consentendo applicazioni che spaziano dalla medicina all’arte

Questi sviluppi, tuttavia, portano con sé sfide etiche e di sicurezza: è cruciale trovare il giusto equilibrio tra innovazione e controllo, per evitare rischi per la privacy e la sicurezza.

A livello globale, si stanno sviluppando norme e regolamenti per garantire che le tecnologie dell’IA siano utilizzate responsabilmente e in modo trasparente.

L’evoluzione dalla leva all’Intelligenza artificiale non è solo un progresso tecnico, ma un’espressione dell’ingegno umano, che ha trasformato il nostro modo di vivere e lavorare.

La storia della tecnologia è una storia di conquiste che ci mostra come, partendo da semplici strumenti meccanici, siamo giunti a creare macchine idonee a risolvere problemi complessi.

Se l’IA rappresenta il futuro, ciò che rimane costante è l’inesauribile volontà dell’umanità di migliorarsi, scoprire ed innovare.

Autore Adriano Cerardi

Adriano Cerardi, esperto di sistemi informatici, consultant manager e program manager. Esperto di analisi di processo e analisi delle performance per la misurazione e controllo del feedback per l’ottimizzazione del Customer Service e della qualità del servizio. Ha ricoperto incarichi presso primarie multinazionali in vari Paesi europei e del mondo, tra cui Algeria, Sud Africa, USA, Israele. Ha seguito un percorso di formazione al Giornalismo e ha curato la pubblicazione di inchieste sulla condizione sociale e tecnologia dell'informazione.

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