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‘Cunto’ a Teatro alla Deriva

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'Cunto'


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In scena l’8 luglio alle Terme-Stufe di Nerone di Bacoli (NA)

Riceviamo e pubblichiamo.

Alle Terme – Stufe di Nerone, Bacoli (NA) per la VII edizione della rassegna ‘TeatroallaDeriva (il teatro sulla zattera)’, domenica 8 luglio, alle ore 21:30, Bottega Bombardini presenta ‘Cunto’, scritto e diretto da Rosario Sparno, che ne è anche protagonista con Antonella Romano.
Storia seducente e mostruosa in cui una donna ricama sculture di ferro e il fratello vi dona lucentezza con acqua di mare, il cunto che i due si fanno è così condiviso e raccontato in una lingua siciliana incantevole. Musica per chi racconta e per chi desidera ascoltare mentre i due sono attenti a non tagliarsi con quel filo che cuce, fila e sfila e ha sapore di ferro, di mare e di vendetta.

La VII edizione di TeatroallaDeriva, ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne cura la direzione artistica per il sesto anno, è composta da quattro appuntamenti, tutti di domenica alle 21:30.

Manifestazione unica in Italia, con gli spettacoli rappresentati su una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del laghetto circolare delle Stufe di Nerone.

In uno scenario suggestivo, lontano da caos e rumori della città, un teatro che prova a far ridere, emozionare, riflettere, pensare, avere dubbi, coltivare certezze.
TeatroallaDeriva, oramai appuntamento fisso dell’area flegrea napoletana, è riuscito ad aggregare e formare negli anni un pubblico affezionato ed attento, nonché sempre crescente edizione dopo edizione.

Ogni anno cerco, con le mie scelte, di sparigliare, di creare un cartellone sghembo, senza certezze ma con tanti spunti.

Quest’anno metto insieme registri assai differenti: una drammaturgia pura, quella su Frida Kahlo e Diego Rivera; una drammaturgia di tipo narrativo, ‘Cunto’ con un serrato ping-pong attoriale; un recital musical-teatrale su un Totò autore di canzoni e protagonista di una tragica storia d’amore; uno spettacolo d’improvvisazione teatrale che in realtà parte da Shakespeare per arrivare a… Shakespeare. Il tutto mescolando percorsi e toni, dal più alto al più basso.

Mi auguro che il pubblico che sceglierà di passare una serata teatrale con noi, a ‘galleggiare’ sulla zattera, condividendo tutto ciò che i lavori saranno in grado di smuoverci dentro, sia sempre appassionato, generoso e numeroso come quello che ha popolato la rassegna in tutti gli anni precedenti.

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