Presenti Saccardi e Marras
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Una storia industriale e commerciale che per la Maremma vale ‘come la FIAT a Torino’ e l’amara sorpresa che sindacati, RSU aziendali e i 53 dipendenti rimasti nello stabilimento di Albinia si sono trovati sul tavolo pochi giorni fa.
Quando la direzione aziendale della Sapori e Gusto italiani – ex Copaim, ha comunicato al tavolo sindacale la volontà di attivare la cassa integrazione per cessazione aziendale.
La decisione prelude alla fine della produzione dell’azienda – attualmente non in produzione – al prossimo 30 settembre, data fino alla quale è attiva la cassa integrazione per evento improvviso e imprevisto richiesta per 13 settimane e firmata presso l’ufficio vertenze di Arti.
Una doccia fredda nonostante una serie di vicissitudini pregresse illustrate da FLAI CGIL Grosseto e FAI CISL Grosseto e la RSU aziendali che oggi, 15 settembre, una manciata di giorni dopo quell’annuncio, sono intervenute al tavolo di crisi convocato da Valerio Fabiani, Consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente Giani.
Hanno partecipato la Vicepresidente e Assessore all’agricoltura, Stefania Saccardi l’Assessore all’economia Leonardo Marras.
Il tavolo ha preso in carico la vicenda preannunciando innanzitutto la convocazione dell’azienda
necessaria per saggiarne le reali intenzioni e la disponibilità ad un percorso con le istituzioni per tutelare i lavoratori
ha chiarito Fabiani.
Da Saccardi e Marras la disponibilità, per i rispettivi ambiti di competenza, ad accompagnare la ricerca di soluzioni per permettere una continuità della produzione in modo da poter usufruire di eventuali misure di sostegno e incentivo.